Economia

Argentina: via libera alla legge ultraliberista di Milei. Prevista sanatoria per evasori fisco

Il senato argentino ha approvato la Ley Bases, la prima legge di riforma economica del controverso presidente Javier Milei. Un provvedimento definito come  cruciale nella spinta di Milei a rilanciare l’economia del Paese, colpita dalla crisi, e che mira a privatizzare alcune delle entità statali del Paese, a fornire un generoso schema di incentivi per gli investitori stranieri e a ridurre i diritti dei lavoratori.

Il progetto, con alcune modifiche, torna alla Camera dei Deputati per proseguire il suo iter parlamentare in seconda revisione.

Argentina: proteste contro la Ley Bases di Milei

Alla notizia dell’approvazione del provvedimento si sono verificati violenti scontri tra manifestanti e polizia davanti al Congresso argentino. Agenti della polizia anti-sommossa hanno usato cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti e diverse auto sono state date alle fiamme durante le manifestazioni.

“Oggi ci sono due Argentine”, ha detto il vicepresidente dell’Argentina, secondo la Reuters.

“Un’Argentina violenta, che dà fuoco a un’auto, lancia sassi e discute l’esercizio della democrazia, e un’altra Argentina con i lavoratori che aspettano con grande dolore e sacrificio il cambiamento per cui hanno votato”, ha detto Villarruel.

Il tutto mentre il potere d’acquisto degli argentini è stato devastato da un’inflazione annuale di oltre il 211%, il livello più alto degli ultimi 32 anni, e 2 cittadini su 5 vivono in povertà dopo decenni di cattiva gestione finanziaria.

Cosa prevede la Ley Bases di Milei

Il governo argentino nella Ley Bases è riuscito a portare avanti il ​​suo progetto cedendo ad alcune concessioni portate avanti fin dalla presentazione, nei primi giorni di gestione.

Dei 664 articoli originari ne sono rimasti 232, che hanno subito modifiche. Tra le varie novità, il disegno di legge mira a privatizzare gli enti statali, ad aumentare le sanzioni per le proteste sociali e a ridurre alcune protezioni ambientali.

Quanto alle aziende da privatizzare, delle iniziali 41 aziende, solo 8 saranno privatizzate tra cui Intercargo ed Energia Argentina. Il governo continuerà a finanziare le istituzioni pubbliche del settore agroalimentare (Servicio Nacional de Sanidad y Calidad Agroalimentaria, SENASA) e quelle operanti nell’ambito relativo alla tecnologia industriale (Instituto Nacional de Tecnologia Industrial, INTI).

Ma la parte più controversa della legge riguarda il cosiddetto RIGI (Régimen de incentivo a las grandes inversiones), che garantisce per 30 anni benefici fiscali e doganali per i progetti di investimento superiori a 200 milioni di dollari nei settori dell’energia, l’estrazione mineraria, l’agroindustria e le infrastrutture.

Tra questi benefici vi sono la riduzione dell’imposta sugli utili dal 35% al 25% e il rimborso accelerato dell’Iva. Il disegno di legge prova anche a rendere più flessibile il mercato del lavoro, offrendo  benefici per i datori di lavoro che regolarizzano i loro dipendenti, e per le aziende che assumono con un periodo di prova di sei mesi.

Il pacchetto fiscale prevede che fino al 31 dicembre 2025 gli evasori possano regolarizzare i capitali non dichiarati senza pagare sanzioni a patto che rimangano nel sistema finanziario argentino.

Infine uno dei punti più rilevanti riguarda i poteri straordinari assegnati al presidente per un anno. Così fino alla metà del 2025 Milei potrà fare affidamento su facoltà che normalmente spettano al potere legislativo e governare su temi che hanno a che fare con l’economia, l’energia e l’amministrazione pubblica, pur se con alcune limitazioni.