ROMA (WSI) – Il debito pubblico italiano non arresta la sua corsa a inizio 2016. Nel mese di febbraio ha sfiorato i 2.215 miliardi di euro. Nello specifico, il passivo delle amministrazioni pubbliche è cresciuto di altri 21,5 miliardi, posizionandosi a 2.214,9 miliardi.
È quanto emerge dal supplemento di finanza pubblica al bollettino della Banca d’Italia. È stato rivisto al rialzo di 1,8 miliardi, inoltre, il debito per l’anno 2015, quando il passivo statale si è attestato a quota 2.171 miliardi.
L’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (10,773 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,2 miliardi, a 74,7 miliardi). In senso opposto hanno operato, per complessivi 0,5 miliardi, l’emissione di titoli di Stato sopra la pari e la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione.
Quanto alle voci in entrata, i ricavi da imposte tributarie contabilizzati nel bilancio statale sono stati pari a 27,5 miliardi sempre a febbraio, per un incremento del 3,4% (0,9 miliardi) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Nel primo bimestre dell’anno le entrate tributarie sono aumentate del 6,6% (3,8 miliardi), attestandosi a 61,8 miliardi. Una parte dell’aumento riflette disomogeneità contabili che riguardano gli incassi dell’IVA e le ritenute Irpef
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