L’equilibrio attuale su cui poggiano i mercati finanziari è tutt’altro che stabile, bensì può essere meglio descritto come “metastabile“. È l’opinione dell’analista dei derivati di Deutsche Bank, Aleksandar Kocic, secondo cui il risultato di tanta compiacenza sui mercati azionari potrebbe causare una “valanga”.
“Un evento completamente innocuo potrebbe scatenarne un cataclisma, un po’ come le grida di uno sciatore oppure una nevicata continua finiscono per provocare una valanga”, scriveva ieri lo strategist di Deutsche Bank.
Secondo Kocic, inoltre, la mancanza di volatilità sui mercati non significa affatto che non ci sia incertezza. Al contrario è la prevalenza onnipresente dell’incertezza che ha permesso alla volatilità di calare ai minimi di tutti i tempi, tenendo i mercati in un equilibri precario.
La transizione da uno stato “metastabile” a “instabile” avverrà quando l’incertezza, per qualsiasi motivo, verrà meno: “Grandi cambiamenti minacciano di avvenire non quando l’incertezza inizia a crescere ma quando svanisce”.
L’analista della banca tedesca sottolinea che se da un lato chi disobbedisce al “regime compiacente” viene punito, allo stesso tempo la compiacenza incoraggia la gente a tenere comportamenti negativi e penalizza chi dissente. Chi non si unisce al branco viene penalizzato ultimamente e questo sta spingendo gli investitori a prendere cattive decisioni, secondo Kocic.
“C’è compiacenza quando tutti sono d’accordo o quando nessuno la pensa allo stesso modo. In queste situazioni, i mercati diventano calmi e la volatilità si abbassa. Ma la calma ci rende timorosi, e i timori persistenti generano paure, e la paura dente ad auto alimentarsi”.
In conclusione, un tale equilibrio metastabile è di per sè instabile: “il persistere di una bassa volatilità porta a scelte infelici di capital allocation. È in questo modo che la compiacenza porta a un incremento dei rischi. È proprio questa la valanga che si sta per verificare“.