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Borsa Milano -5,6%, è panico. Previsioni choc di JP Morgan

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MILANO (WSI) – Il panico è contagioso: Borsa Milano estremamente negativa, accelera al ribasso per chiudere con una perdita del -5,63%, cancellando di fatto tutti i guadagni riportati nella sessione di ieri e confermando il trend negativo da inizio 2016, che si è tradotto in un tonfo del -26% circa per l’indice Ftse Mib.

I sell non risparmiano alcun settore ma travolgono sopratutto le banche e i titoli delle società esportatrici. Questi ultimi scontano, oltre all’escalation dei timori sullo stato di salute dell’economia globale, il balzo dell’euro, che sul mercato dei cambi, supera quota $1,13.   

È in atto una fuga degli investitori dalle banche italiane, i cui titoli si confermano, insieme a quelli della Grecia, i peggiori sull’indice di riferimento dell’azionario europeo Stoxx 600. L’indice Stoxx Europe 600 precipita ai minimi dal settembre del 2013. Il listino ha perso -17% dall’inizio del 2016, arretrando -6,8% solo dall’inizio di questa settimana: il calo è il peggiore dall’agosto del 2011.  L’indice Dax della Borsa di Francoforte ha perso -18% dall’inizio dell’anno.

The worst performing European bank shares today

Crolla l’indice del settore bancario, lo Stoxx 600 Banks index. Lo scivolone, superiore a -6%, porta il comparto ad attestarsi al valore minimo dall’agosto del 2012.

The Stoxx 600 Bank index over the last five years

Panico su azionario e mercato del petrolio, con il contratto WTI che buca la soglia di $27 a New York, tornando ai minimi in 12 anni, e il Brent che resiste sopra $30 al barile.

West Texas Intermediate crude oil over the last 15 years

Caccia agli asset considerati rifugio, come i Bund tedeschi – i cui tassi crollano oltre -40% crollando allo 0,14% circa – e i titoli di stato UK, che vedono i rendimenti decennali scivolare al minimo da quando è stato creato il mercato dei debiti governativi, all’1,3%.  Vengono invece venduti i bond dei paesi periferici. Alert Italia, è boom per lo Spread tra Btp e Bund, che si avvicinano a 160 punti base volando +15% circa.  I tassi sui BTP decennali salgono all’1,73%.

L’avversione al rischio porta forti acquisti anche sullo yen e l’oro. In particolare le quotazioni dell’oro avanzano oltre +3% superando anche la soglia di $1.240. Il rapporto dollaro/yen scivola oltre -1% attorno a JPY 112.

A influenzare i mercati azionari è anche la decisione a sorpresa della Banca centrale della Svezia di tagliare i tassi, già negativi, a -0,50%, una mossa che alimenta le speculazioni su nuovi interventi straordinari da parte di altre banche centrali, che non vorranno rimanere indietro nella nuova escalation della guerra valutaria.

Ora la banca d’affari JP Morgan prevede che la BCE  taglierà i tassi sui depositi bancari fino a -4,5%, dopo averli abbassati fino a -0,7% entro la metà di quest’anno: la Bank of Japan potrebbe abbassarli fino a -3,45% e la Svezia fino a -3,27%. E se alla fine la Fed dovesse arrendersi anch’essa alla nuova era di  tassi negativi, secondo JPM potrebbe tagliarli fino a -1,3%, a fronte dei tassi -2,69% ridotti dalla Bank of England.

Intanto i mercati sono confusi proprio sulla direzione sui tassi che la Federal Reserve deciderà di adottare.

Nel suo intervento al Congresso Usa, Janet Yellen ha affermato che il braccio di politica monetaria Fomc, non ha ancora fatto ricerche approfondite sulla legalità o meno dell’adozione di possibili tassi di interesse negativi.

Yellen ha ammesso comunque che la debolezza dell’economia globale e i rischi che arrivano dalla Cina potrebbero pesare sull’outlook Usa. Così ha commentato l’intervento di Yellen Michael Hewson, responsabile analista dei mercati presso CMC Markets, in una nota:

“Il tono sembra aver diviso l’opinione riguardo all’impostazione da colomba o da falco (delle dichiarazioni), ma è risultato in modo ben chiaro che la Fed teme che l’attuale volatilità di mercato deragli la crescita dell’economia Usa, anche se Yellen ha affermato di rimanere piuttosto positiva a tal proposito”.

 

Male i mercati asiatici, con Hong Kong crollata oltre -4% dopo aver riaperto dalle festività del Capodanno Lunare. Shanghai rimane chiusa. Ha riaperto invece anche Seoul, soffrendo una perdita -3% circa. Chiusa la Borsa di Tokyo, mentre Sidney  si è confermata una eccezione positiva con un rialzo +0,95%, sulla scia degli acquisti sui bancari.

 

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