In caso di recessione economica negli Stati Uniti, si rischia un aggravamento delle tensioni sociali, con la prima potenza economica e geopolitica al mondo che potrebbe assistere a sommosse e rivolte. È quanto teme Ray Dalio, gestore del grande fondo da 150 miliardi di dollari Bridgewater Associates.
In un paese che è stato teatro delle proteste di Occupy Wall Street contro il cosiddetto 1% della popolazione privilegiata, in un contesto di stipendi stagnanti e tagli alle tasse per multinazionali e ricconi, alcune fette della popolazione si sentirebbero infatti relegate ai margini.
Il paese non è mai stato tanto polarizzato come lo è da quando è stato eletto un presidente controverso come Donald Trump. Inoltre, come sottolinea il gestore del fondo hedge più grande al mondo, il 60% delle famiglie non esce avvantaggiato dalla maxi riforma fiscale che aumenta il deficit e premia i più benestanti. Se l’economia frena saranno guai.
Se gli Stati Uniti piombano in una fase di recessione i problemi non si limiterebbero infatti soltanto al campo economico: “Se subiremo un rallentamento della fase di espansione dell’economia”, dice Dalio in un’intervista al Wall Street Journal, “temo che salteremo gli uni addosso agli altri“.