Anche se non c’è un consenso unanime, cresce, tra gli analisti chi crede che la crescita del mercato azionario americano sia arivata al capolinea. Tra questi, come è il caso Ralph Jainz, gestore di Centricus Fund Management, si spongono piú avanti parlando di bolla pronta ad esplodere già tra un anno.
“Nessun vuole parlarne ma siamo nel bel mezzo della maggiore bolla da venti anni a questa parte” ha spiegato Jainz in un’inervista alla CNBC.
A conferma della sua teoria, Jainz punta il dito contro i titoli hi-tech che continuano a mettere in fila record dopo record. Tutto questo mentre titoli tradizionalmente difensivi come sanità, prodotti farmaceutici e delle telecomunicazioni stanno perdendo terreno. Ed è proprio su questi ultimi che l’esperto consiglia di puntare nel caso di una correzione, che secondo Jainz potrebbe arrivare già tra un anno.
“I livelli di dispersione sono aumentati, gli investitori hanno venduto i titoli perdenti per comprare i vincitori”, ha speiegato il gestore, anticipando che le azioni, già costose, hanno raggiunto livelli da bolla.
Jainz non è il solo a considerare i livelli attuali raggounti dalla Borsa americana come insostenibili. Mark Mobius ha recentemente previsto una correzione imminente fino al 40%, mentre altri non vedono alcun motivo di preoccupazione.
Non è infatti un caso che i titoli tecnologici continuano ad aggiornare record. Si pensi per esempio a Netflix e Amazon: da inizio anno, i due big hi-tech hanno segnato rispettivamente + 104% e +46,7%. Nello stesso tempo, tlc e healthcare ssegnano un calo rispattivamente dell’11,4% e del 3,51%.