BERLINO (WSI) – Anche se in Germania i cittadini devono rassegnarsi a pagare per un altro bailout di una nazione straniera in crisi, i contribuenti possono mettersi l’anima in pace. Con la crisi del debito greco, il governo tedesco ha risparmiato circa 100 miliardi di euro di interessi.
Tali guadagni permetteranno alla Cancelliera Angela Merkel di dormire notti tranquille, in quanto compensano in larga misura il potenziale impatto negativo di un default di Atene. Che è stato rimandato, almeno sul breve periodo, dopo che il bastione europeo dell’intransigenza fiscale ha ottenuto da Syriza tutta una serie di misure e riforme umilianti in cambio di un nuovo piano di salvataggio della Grecia.
Secondo uno studio condotto da un prestigioso istituto di economia, la Germania “ha tratto beneficio in maniera sproporzionata dalla fuga degli investitori dai titoli non sicuri”, alla ricerca di lidi al riparo da eventuali crisi, come i Bund.
L’istituto IWH, con sede a Halle, in Germania, scrive che dal 2010, ossia dall’inizio della crisi greca, i rendimenti dei bond tedeschi sono in calo costante. Ciò ha consentito al governo di risparmiare centinaia di miliardi in interessi, una somma che è superiore alle perdite eventuali che Berlino subirebbe nel caso in cui la Grecia facesse default sul suo debito monstre da 320 miliardi.
“I benefici ottenuti non devono essere sottovalutati”, dice la ricerca, secondo cui l’esposizione della Germania alla Grecia è di circa 90 miliardi di euro. I calcoli tengono anche conto del terzo pacchetto di aiuti appena concordato tra creditori ed esecutivo ellenico.
Per calcolare i risparmi ottenuti l’istituto ha effettuato una simulazione di uno scenario ipotetico sull’andamento dei tassi sui Bund se, al contrario di quanto avvenuto negli ultimi cinque anni, “gli interessi si fossero mossi indipendentemente dagli sviluppi della crisi del debito europeo”.
(DaC)