Economia

Immobiliare: crescono gli investitori nella nuda proprietà

Cresce l’interesse intorno alla nuda proprietà come forma di investimento: in questo caso, si ottiene la proprietà dell’immobile senza il diritto di abitarvi o affittarlo fino a quando il venditore rimane in vita. Secondo l’ultima analisi realizzata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nel 2023, il 63,8% delle compravendite di nuda proprietà è stato finalizzato all’investimento a lungo termine dal 62,5% dell’anno precedente.

Chi compra

Gli acquirenti di nuda proprietà più attivi sul mercato sono quelli con un’età compresa tra 45 e 54 anni, che compongono il 29,3% del totale, mentre è bassa la percentuale di acquisto da parte di over 65 (6,9%). Nella maggior parte dei casi a comprare nude proprietà sono famiglie che compongono il 70,8% del totale (spesso si tratta di genitori che acquistano per i figli), mentre i single si fermano al 29,2%. In altri casi invece l’acquisto è concluso per garantirsi, negli anni a venire, un tesoretto da integrare alla pensione.

Per quanto riguarda la forma di pagamento, il 27,1% degli acquisti di nuda proprietà si è concluso grazie all’ausilio di un mutuo, mentre nel 72,9% dei casi la compravendita è avvenuta in contanti. La percentuale di acquisti con mutuo è in aumento rispetto agli ultimi anni.

Chi vende

Per quanto riguarda i venditori di nuda proprietà da segnalare che la maggioranza sono persone che vivono da sole, nel 66,7% dei casi, infatti, si tratta di single, vedovi, divorziati e separati. Nel 79,3% dei casi i venditori hanno un’età superiore a 64 anni. Il 72,9% di chi vende lo fa per reperire liquidità, per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa.

Tipologia più venduta

La tipologia più venduta con la formula della nuda proprietà è il trilocale con il 30,4% delle preferenze, seguono bilocali con il 24,3% delle scelte. Nel 2023 le compravendite di tipologie indipendenti e semindipendenti si attestano al 15,7% del totale, quota in aumento rispetto al 2022 quando si fermava al 7,7%.