Sandy Jadeja, analista tecnico e capo analista dei mercati presso CoreSpreads, come profeta dei mercati ha un curriculum assai invidiabile; e, purtroppo, per la seconda parte dell’anno non ha buone notizie per le piazze globali. Ecco i crash che l’analista è riuscito ad anticipare in passato.
Nel 2005 Jadeja aveva avvertito sull’imminente crash del mercato immobiliare che si sarebbe poi verificato otto settimane dopo; il 31 luglio 2015 aveva previsto, in una conferenza a Singapore, il crollo dei mercati per il 18 agosto successivo (l’indice Dow sarebbe sceso a -12,5% nel giro di quattro giorni); il 28 agosto del 2015 aveva intravisto nuovi cali a partire dal 14 settembre (e, di nuovo, ci aveva visto lungo); infine, il primo ottobre 2015 aveva detto a Cnbc che il 4 gennaio 2016 “ci sarebbe stata una tendenza ‘orso’ nonostante il ‘toro’ previsto dal consenso di Wall Street”. Anche in quest’ultimo caso, com’è andata a finire è facile ricordarlo (Dow sotto dell’11,2% nel corso degli undici giorni successivi alla data prevista).
I pattern sui grafici indicano a Jadeja che altre tre date sono da tenere sotto controllo entro fine anno: i giorni compresi tra il 26 e il 30 agosto; il 26 settembre; il 20 ottobre. Non ci sono altre ragioni che intervengano sulle previsioni dell’analista, se non quelle che emergono dall’analisi tecnica dei grafici, che finora ha dato notevoli soddisfazioni. “Ci troviamo in zona temporale molto pericolosa fra il 2011 e il 2018″, afferma Jadeja a Business Insider, “questo è un ciclo di 84 anni [chiamato Time Cycle] e l’ultimo è apparso fra il 1928 e il 1934, quando ci fu la Grande Depressione”. Gli investitori ci dovranno fare i conti fino al 2018, dunque, e la “preoccupazione è che potrebbero esserci fortissimi ribassi tali da far inciampare quanti non siano preparati”.