SIENA (WSI) – L’uomo “nuovo” del Monte dei Paschi di Siena, la banca più antica del mondo è Marco Morelli, il capo italiano della banca americana Merrill Lynch. Oggi a Rocca Salimbeni si terrà il consiglio di amministrazione che dovrà dare l’ok definitivo alla nomina di Morelli al posto di Fabrizio Viola.
Dimissioni quelle di Viola che sono state spinte dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Secondo varie fonti, il titolare di via XX Settembre avrebbe telefonato allo stesso ad di Mps, Viola chiedendogli di farsi da parte “d’accordo con la Presidenza del Consiglio”. Lo stesso Padoan, per volere di Renzi, inoltre avrebbe comunicato al presidente della banca senese, Massimo Tononi, il nome del nuovo ad, ossia Marco Morelli. Dietro di tutto la lunga mano della Jp Morgan, la banca d’affari americana, consulente di Mps dallo scorso giugno che, secondo quanto rivelano stretti collaboratori dell’ex ad Fabrizio Viola “è entrata in banca senza bussare” imponendo il nome di Morelli.
Proprio Morelli è stato scortato da Tononi e dal presidente del comitato nomine di Mps Alessandro Falciai fino a Francoforte dinanzi alla Bce per una consultazione informale sulla nomina dello stesso Morelli, una situazione del tutto nuova ed inaspettata.
Così scrive il Fatto Quotidiano:
“Un precedente gravissimo sia dal punto di vista dell’autonomia della banca italiana, sia dal punto di vista del rigore della vigilanza Bce, sia dal punto di vista della stessa dignità personale di Tononi e Falciai (…) È ormai evidente che la determinazione con cui Jp Morgan – con l’appoggio di Palazzo Chigi – si sta impadronendo del destino di Mps sta travolgendo ogni ostacolo formale e ogni regola”.
Il primo ostacolo che dovrà superare il nuovo ad di Mps è la presentazione di un nuovo business plan credibile e solido agli investitori esteri per valutare la loro partecipazione all’aumento di capitale della banca senese e magari da qui l’istituto potrà ripartire. Su Marco Morelli però pesa un’incognita come rivela Il Fatto:
“Nel 2013 è stato pesantemente multato dalla Banca d’Italia per la sua partecipazione al finanziamento cosiddetto ‘Fresh’ attivato dal Monte dei Paschi di Siena sotto la guida di Giuseppe Mussari quando Morelli era vicedirettore generale. In quell’operazione aveva un ruolo da protagonista la Jp Morgan, banca da cui Morelli proveniva. Nella direttiva europea Crd4 su requisiti, onorabilità e adeguatezza dei banchieri – recepita dal Parlamento italiano a maggio 2015 – le sanzioni amministrative della vigilanza bancaria sono indicate tra i principali elementi da valutare per decidere sull’onorabilità e l’adeguatezza del banchiere nominato”.