WASHINGTON (WSI) – Dopo il ritiro dal TPP, Trump mantiene un’altra promessa fatta in campagna elettorale. Il neo presidente degli Stati Uniti d’America ha reso noto da Twitter che oggi inizierà il percorso che porterà alla realizzazione del tanto contestato muro ai confini con il Messico.
“Grande giorno domani (oggi in Italia, ndr) per la sicurezza nazionale. Tra le tante cose, costruiremo il muro!”.
Oggi infatti è prevista l’emanazione di un ordine esecutivo, che equivale ad un decreto presidenziale in cui si orienteranno fondi pubblici federali per l’edificazione di un muro al confine federale con il Messico.
Una presa di posizione netta quella dell’amministrazione Trump che da sempre non ha fatto mistero della sua antipatia verso i latinos. La costruzione del muro con il Messico sarà un’opera ciclopica che si credeva irrealizzabile non solo per gli ingenti costi ma anche per la dura opposizione all’interno dello stesso partito di Trump. Oggi invece si scopre che così non è.
Trump vieta l’ingresso negli Usa ai cittadini islamici
Ma non solo il muro. Secondo il New York Times, il presidente Trump si appresta a firmare anche un altro provvedimento con il quale proibirà l’ingresso nel territorio americano ai cittadini di sette stati islamici ritenuti a rischio, a cominciare da Siria e Iran e a cui si aggiungeranno anche Libia, Somalia, Iraq, Sudan e Yemen.
Il presidente starebbe valutando anche l’ipotesi di mantenere aperto il carcere di Guantanamo e classificare la Fratellanza musulmana, salita al potere in Egitto per pochi anni, come un’organizzazione terroristica.
Immigrati e terrorismo le due direttive su cui si muoverà presto Trump. Intanto dal Senato a stelle e strisce arriva la notizia della conferma della nomina di Nikki Haley, governatrice repubblicana della South Carolina, come nuovo ambasciatore americano all’Onu, nonostante l’inesperienza in politica estera.