La rottura dell’alleanza atlantica tra Stati Uniti e Unione Europea potrebbe scatenare la prossima grande crisi finanziaria. A dirlo è il finanziere miliardario George Soros.
Tra gli uomini più ricchi al mondo, il finanziere di origini ungheresi sostiene in un’intervista concessa a Bloomberg che l’Unione Europea sia in pericolo e che la minaccia sia “imminente” ed “esistenziale”.
L’annullamento dell’accordo nucleare sull’Iran e la “distruzione” dell’alleanza transatlantica tra i due blocchi occidentali sono destinati ad avere un impatto negativo sull’economia europea e a causare ulteriori turbolenze”.
Per Soros la soluzione di gran parte dei problemi dell’Europa sarebbe un piano Marshall per l’Africa. Finanziato con i fondi europei e del valore complessivo di 30 miliardi di euro l’anno, secondo il fondatore della Open Society Foundation il progetto permetterebbe di allentare le pressioni nel continente dei flussi migratori.
Il prossimo passo sarebbe poi una trasformazione radicale dell’UE come istituzione, che prevede anche l’abbandono della clausola che costringe gli stati membri di adottare l’euro. “L’euro ha tanti problemi ancora irrisolti e non possiamo consentire che distruggano anche l’Unione Europea“.
Tra i fenomeni che reputa pericolosi per la stabilità dei mercati finanziari e che potrebbero sfociare in una nuova grande crisi globale, Soros ha citato il rafforzamento del dollaro Usa e la fuga di capitali dai mercati emergenti, dove un effetto contagio dalle crisi di Turchia e Argentina è già in atto.