ROMA (WSI) – TTIP, ovvero “TOP SECRET”. Già a febbraio Wall Street Italia aveva dato la notizia di come fosse vietato diffondere la bozza dell’accordo del trattato di libero scambio, mettendo in evidenza anche la comminazione di sanzioni ad hoc nel caso di divulgazione.
Una nuova prova del clima di segretezza che circonda il trattato – che si appresta a rivoluzionare le basi di diritto commerciale e diritto del lavoro di Stati Uniti ed Europa e che continua a essere oggetto di forti polemiche – è arrivata da Luke “Ming” Flanagan, membro irlandese del Parlamento Ue, che ha pubblicato un video in cui dimostra “la farsa della sala di lettura dedicata al TTIP”: una sala di lettura che dovrebbe permettere a chi vi entra di accedere ai documenti per informarsi sui testi dei negoziati, che continuano ad andare avanti tra gli Stati Uniti e l’Ue. E che invece è una stanza in cui si respira un’atmosfera “Top secret” da CIA.
Il video è diventato pomo della discordia tra Flanagan e lo staff del Parlamento europeo, che ha intimato al parlamentare di rimuovere il video da lui girato, dopo il boom di visualizzazioni che ha attirato con la sua pubblicazione. Flanagan ha scritto dalle sue pagine Twitter e Facebook che non si atterrà alla richiesta.
Il parlamentare irlandese ha spesso attaccato il trattato TTIP per l’assenza di trasparenza. E il suo video ne è la prova. L’Odissea di Flanagan inizia prima del suo ingresso nella sala di lettura, quando gli viene chiesto di lasciare qualsiasi dispositivo elettronico di cui possa essere in possesso, in grado di fotografare o memorizzare in qualche modo il contenuto dei documenti. Deve poi firmare un documento, in cui lo si informa del fatto che può trascrivere con una penna quanto legge. Lui dice: “mi è stato detto che devo firmare, perchè in caso contrario altri parlamentari non avranno più modo di accedere ai documenti..è come fanno i gangster, è quello che fa la mafia!”
Da segnalare che nella sala di lettura del TTIP, presso la sede del Parlamento europeo, sono presenti documenti relativi a questioni su cui gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno già trovato un accordo. In teoria, dunque, nulla dovrebbe avallare il clima di segretezza che vi si respira.
Flanagan precisa tra l’altro che la visione dei documenti nella sala di lettura è stata previamente decisa dagli Stati Uniti e dall’Unione europea (e questa, afferma ironicamente, sarebbe la loro idea di democrazia). L’assistente lo informa del fatto che deve fare velocemente, e che è anche possibile che sia costretto improvvisamente a uscire al suonare di un campanello d’allarme.
La permanenza all’interno della sala di lettura dura meno di 15 minuti. Il parlamentare viene richiamato, e costretto a uscire, in quanto deve firmare una dichiarazione solenne in cui promette che non trascriverà parola per parola quanto leggerà nei documenti. La cosa lascia perplesso Flanagan, dal momento che qualche minuto prima ha già firmato un documento che lo abilitava -in teoria- a trascrivere il contenuto dei documenti.
“Se trascrivo i documenti alla lettera e dopo diffondo i loro contenuti, sempre alla lettera, rischio di impedire che tali documenti vengano visti da qualsiasi altro parlamentare Ue”. In realtà, “mi è stato anche detto che posso descrivere il contenuto (dei documenti) usando le mie parole. Beh, che succede se decido che le mie proprie parole siano identiche a quelle dei documenti? Avrò infranto qualche legge? Benvenuti nell’Unione europea”.
Le ripercussioni di una eventuale violazione del protocollo sono piuttosto gravi. Al ‘colpevole’ che non rispetti la procedura potrebbe infatti essere vietato di utilizzare materiale fotografico o telecamere nel Parlamento europeo fino a due anni.