“E’ assolutamente sbagliato parlare di ultimatum. E’ in corso un dialogo positivo con l’Italia, soprattutto con il ministro Pier Carlo Padoan. Ovviamente vogliamo vedere che misure verranno prese”. Toni da colomba, quelli del commissario agli Affari Economici Ue Pierre Moscovici, che risponde alle domande dei giornalisti, in occasione della pubblicazione delle previsioni invernali del blocco Ue, Eurozona e dei singoli paesi delle aree.
Sul caso Italia, la Commissione europea ha rivisto al rialzo le stime sul Pil a +0,9% nel 2017 e +1,1% nel 2018, peggiorando invece la view sul debito pubblico relativo al 2017. Le stime sul debito pubblico del 2016 vengono invece riviste al ribasso. Bruxelles taglia l’outlook del rapporto tra debito e pil del 2016 al 132,8% dal 133%, mentre rivede al rialzo le previsioni per il 2017, al 133,3% da quelle precedentemente rese note, pari al 133,1%. E stima un lieve calo del debito nel 2018, al 133,1%. Insomma, il debito si conferma la spina nel fianco dell’Italia, accanto all’altro problema della disoccupazione.
Prendendo atto degli effetti temporanei degli incentivi fiscali che sono stati promossi dal governo Renzi, la Commissione parla di una disoccupazione che “rimane alta” in Italia, a fronte di una occupazione che rallenta rispetto ai due anni precedenti Il dato sulla disoccupazione per il 2016 viene così rivisto al rialzo da 11,5 a 11,7%, così come per l 2017 (da 11,4% a 11,6%), mentre le stime sulla disoccupazione del 2018 vengono aumentate all’11,4% contro l’11,3% precedente. In ogni caso la Commissione sottolinea che grazie “alle riforme approvate” l’occupazione italiana sarà sostenuta nel periodo “2017-2018″.
Per il rapporto deficit-Pil del 2017, l’outlook è di un rapporto al 2,4%, e del 2,6% nel 2018. Per il 2016 c’è stata un revisione lievemente al ribasso al 2,3% dal 2,4% delle previsioni di autunno, mentre l’outlook resta invariato al 2,4% per il 2017.
Il deficit strutturale di bilancio è stimato al 2% del PIL sul 2017 e al 2,5% per il 2018.
La Commissione Ue:
afferma annche di prendere nota positivamente del “pubblico impegno preso dal governo di adottare misure di bilancio aggiuntive pari allo 0,2% del Pil entro il mese di aprile 2017″.
Il che significa che, nonostante i toni da colomba, Moscovici & Company aspettano ancora l’Italia al varco. “Le misure aggiuntive saranno però “prese in conto non appena saranno disponibili sufficienti dettagli” per valutarne l’impatto. Anche perchè i lavori per la preparazione della relazione sul debito dell’Italia, che sarà presentata nelle prossime settimane, “sono in corso” e in questo contesto “si terrà conto di tutti i fattori che possono spiegare perchè il Paese non rispetta la regola sul debito”.
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