TEHERAN (WSI) – Gli Stati Uniti hanno violato i propri impegni: questa l’accusa che il presidente iraniano Hassan Rohani ha lanciato oggi agli Stati Uniti dopo il rinnovo delle sanzioni approvato dal Congresso. Aumenta così il livello di tensione tra Washington e Teheran.
Gli Stati uniti hanno sospeso le sanzioni nei confronti del governo iraniano legate al nucleare, ma ne hanno imposte altre dovute al mancato rispetto da parte di Teheran secondo Washington dei diritti umani, per il suo sostegno al “terrorismo” e per il suo programma di missili balistici. Il Senato a stelle e strisce così ha approvato, con 99 voti a favore e nessuno contrario, la proroga di 10 anni di sanzioni non legate all’accordo sul nucleare iraniano siglato nel luglio 2015 da Teheran con la comunità internazionale. Ora il testo dovrà essere ratificato dal presidente Barack Obama.
Il rinnovo delle sanzioni secondo Teheran va contro lo spirito dell’accordo del 2015, per cui l’Iran ha accettato di limitare il proprio programma nucleare in cambio di una revoca parziale delle sanzioni. In un discorso tenuto all’università di Teheran, il capo dello Stato Hassan Rohani ha puntato il dito contro gli Stati Uniti, minacciando una risposta molto dura.
“L’America è nostro nemico, non abbiamo alcun dubbio su questo (ndr. rivolto agli studenti) non commettete errori, perché gli americani vogliono metterci sotto pressione e noi dobbiamo resistere e trovare una soluzione, e ce la fare (…) in Iran c’è consenso e nessuna divergenza di opinione tra governo, Majlis e Guida suprema, Ali Khamenei”.