NEW YORK (WSI) – Ora che le sanzioni economiche contro Teheran sono state cancellate, l’Iran è libero di fare affari con i paesi occidentali. La Repubblica Islamica ha anche libertà di imporre le sue condizioni. Tenuto conto che l’Europa è diventata il suo primo partner commerciale, non dovrebbe sorprendere più di tanto l’affronto lanciato all’economia americana.
Nell’ultima umiliazione diplomatica recata agli Stati Uniti, che dimostra come la ‘tregua’ successiva agli accordi di Vienna sul nucleare sia solo di facciata, l’Iran ha annunciato di non voler essere pagato in dollari, bensì in euro per il suo petrolio. La decisione potrebbe raffreddare i rapporti tra i due paesi, rivali sul terreno della guerra civile siriana e in altri frangenti geopolitici.
“L’Iran vuole recuperare decine di miliardi di dollari che l’India e altri paesi gli devono per acquistare barili di petrolio, ma le nuove vendite di greggio avverranno in euro”.
L’obiettivo, dopo l’eliminazione delle sanzioni, è quello di ridurre la sua dipendenza dai dollari americani, secondo quanto riferito da Reuters.
“Nelle nostre fatture citiamo una clausola secondo la quale gli acquirenti del nostro petrolio dovranno pagare in euro, tenendo conto del tasso di cambio tra euro e dollaro al momento della consegna dei barili”, fa sapere all’agenzia di stampa una fonte interna alla società statale iraniana.
L’Iran prevede di incrementare la produzione di petrolio di mezzo milione di barili al giorno sulle esportazioni verso Asia ed Europa, per puntare a un milione entro la fine dell’anno. Senza le sanzioni, secondo le previsioni del governo italiano “nel giro di un anno l’export italiano potrà crescere di almeno 3 miliardi di euro rispetto al miliardo e mezzo attuale”.
Fonte: Reuters