Economia

Vaticano adotta riforma Fornero: al vaglio pre-pensionamenti

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La riforma Fornero arriva anche in Vaticano. Come scrive il Messaggero, la Santa sede o meglio il C9, cioè l’assemblea ristretta dei cardinali più vicini al pontefice argentino, sta vagliando una riforma delle pensioni.

Dopo aver fatto un po’ di conti è emerso che nel giro di 10 anni dovrebbero andare in pensione circa 1500 persone, un terzo del totale dei dipendenti attualmente distribuiti tra il Governatorato, la Gendarmeria, i Musei Vaticani, la Segreteria di Stato, le congregazioni, la Radio e i servizi ad essa collegati raggruppati nella neonata Segreteria della Comunicazione.

Da qui per la prima volta è sorta in Vaticano l’esigenza di attuare un piano di pre-pensionamenti. Oggi in Vaticano, come ha stabilito nel 2009 Benedetto XVI con una mini riforma previdenziale, si va in pensione a 65 anni per i laici, e 70 anni per il personale religioso, pari a 2000 tra suore e preti. Eccezione a questa regola per arcivescovi e i cardinali che possono andare a riposo al compimento dei 75 anni di età.

Al momento l’ipotesi che circola riguarda 1500 persone da mandare in pensione o pre-pensionare nell’ arco di 10 anni. Il cardinale Reinhard Marx, coordinatore del Consiglio per l’Economia, ha affrontato il problema apertamente, parlando anche di ricollocamenti, mobilità del personale e del rispetto del blocco delle assunzioni. Bergoglio dal canto suo avrebbe lasciato mano libera, disponendo però di non licenziare nessuno.