ROMA (WSI) – Il tasso di disoccupazione resta sui massimi in Italia, al 12,7% nel mese di marzo, stesso livello di gennaio e febbraio.
L’Istat ha rivisto al ribasso i dati di gennaio e febbraio del tasso di disoccupazione per effetto della destagionalizzazione.
Il tasso di disoccupazione è sceso di 0,1 punti percentuali su base mensile ma è aumentato di 0,7 punti su base annua. Stabile la disoccupazione giovanile a marzo che, tuttavia, resta ai massimi livelli.
Secondo la stima provvisoria dell’Istat, a marzo, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 42,7% (era 42,8% a febbraio), in aumento di 3,1 punti percentuali su base annua. I disoccupati tra i 15 e 24 anni sono 683mila e la loro incidenza sulla popolazione in questa fascia d’età è pari all’11,4%, in aumento di 0,1 punti percentuali su base mensile e di 0,8 punti su base annua.
Tuttavia, l’apparente buona notizia è che nello stesso mese torna a crescere l’occupazione. Secondo la stima provvisoria dell’Istat, gli occupati sono aumentati infatti a marzo +0,3% su base mensile, con un incremento di 73.000 unità. Si tratta del primo aumento degli occupati su base mensile, dal febbraio del 2013.
Il tasso di occupazione sale al 55,6% (+0,2 punti percentuali su mese, -0,2 su anno), tornando ai livelli dell’estate del 2013.
Tuttavia la stessa Istat avverte che “un mese non è sufficiente per dare un’interpretazione di un dato di ripresa. Dovremo aspettare i prossimi mesi per vedere se il dato positivo viene confermato”.