Economia

10 curiosità sulle Birkenstock, alla conquista di Wall Street

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Birkenstock si prepara alla conquista di Wall Street. Per il mese di settembre L Catterton ha intenzione di quotare il famoso marchio di calzature: il valore stimato dell’operazione è pari a 8 miliardi di dollari. Questo risulta essere un momento positivo per procedere con l’IPO: le vendite delle Birkenstock sono aumentate grazie al successo del film “Barbie”, nel quale il popolare marchio è indossato dalla protagonista in una scena.

Ma entriamo un po’ nel dettaglio

Birkenstock sbarcherà a Wall Street

L Catterton ha intenzione di lanciare un’IPO per Birkenstock già nel corso del mese di settembre. L’iconico produttore di calzature potrebbe essere valutato oltre 8 miliardi di dollari. Secondo una fonte citata da Bloomberg, la quotazione del produttore tedesco potrebbe arrivare fino a 10 miliardi di dollari: le vendite, infatti, stanno beneficiando del successo del film Barbie, dove la protagonista Margot Robbie indossa proprio un paio di Birkenstock rosa in una scena.

Le operazioni per la quotazione sono in corso. Per il momento non è stata presa ancora alcuna decisione sui modi e sui tempi dell’IPO. Sia il management di Birkenstock e che quello di L Catterton si sono rifiutati di rilasciare qualsiasi commento.

Perché Birkenstock ha ottenuto tutto questo successo

Birkenstock è un produttore di scarpe, la cui fondazione risale al 1774. Ai quei tempi, infatti, Johann Adam Birkenstock si era iscritto come calzolaio nel registro ecclesiastico della città di Langen-Bergheim, in Assia. La società è cresciuta nel tempo: nel 1896 aveva iniziato la produzione e la vendita di solette flessibili in due botteghe a Francoforte. Ma il vero e proprio successo è arrivato nel 1963, quando è stato introdotto sul mercato il primo sandalo con plantare flessibile, che ha posto le basi per l’odierno settore delle scarpe comode.

Oggi l’azienda vende principalmente sandali ed altre calzature, che sono riconoscibili per le loro sagome in sughero e le suole in gomma. E che hanno il pregio di adattarsi alla forma del piede delle persone che le indossano. Nel febbraio 2021 il controllo dell’azienda, che fino a quel momento era stato a conduzione famigliare ed era sotto la guida di Alex e Christian Birkenstock, è passato alla società di investimento franco-statunitense L Catterton.

Una popolarità sempre in crescita

Il film sulla Barbie ha dato nuovo smalto ai sandali Birkenstock, anche se queste calzature hanno avuto sempre successo. Oggi come oggi è possibile vederle un po’ ovunque, indossate tranquillamente in strada, in ufficio o in spiaggia. Le scarpe sono disponibili in vari modelli e colori. Per chi vuole conoscere alcune curiosità sulle Birkenstock, ve ne sveleremo dieci.

Sandali Arizona Birkenstock: ne esistono cento versioni

Con tacco a zeppa, morbido shearling, suola più morbida o elegante fibbia, il modello Arizona è il modello più venduto al mondo. È disponibile in oltre 100 versioni diverse, vari colori o materiali.

Distribuite in 100 paesi

La missione dell’azienda è quella di fornire a tutti l’accesso ad un plantare sano, comodo e conveniente. Il marchio ha molto successo perché, ora come ora, i sandali possono essere acquistati in 90 paesi in tutto il mondo! Non per niente è quindi la migliore marca per il comfort del piede.

Il brand delle star

All’inizio degli anni ’90, le Birkenstock, precedentemente legate al comfort ma non proprio alla moda, furono introdotte nell’alta moda. La loro popolarità aumentò quando Kate Moss ne indossò alcune paia per un servizio fotografico su una rivista. Ma non è l’unica celebrità ad amare i sandali. Personaggi famosi come Gwyneth Paltrow, Madonna, Harrison Ford, Wesley Snipes o Shaquille O’Neal le hanno indossate.

800 modelli di Birkenstock

La collezione Birkenstock è composta da più di 800 modelli. È quindi un marchio per tutta la famiglia: donne, uomini e bambini. Il modello Madrid esiste dal 1963 ed è ancora popolare.

La leggenda nasce nel 1774

Nel 1774, Johann Adam Birkenstock si fece registrato come calzolaio negli archivi religiosi della città di Langen-Bergheim, in Assia, in Germania. Nacque così la leggenda attorno alla famiglia. Ma ci volle più di un secolo perché emergesse il marchio del sandalo anatomico. Infine, nel 1896 Konrad Birkenstock, maestro calzolaio e proprietario di due negozi monomarca a Francoforte, iniziò a produrre e vendere plantari anatomici flessibili. Nacquero così le famose suole “footbed”! E nel 1963 vide la luce il primo paio di sandali con suola ergonomica. Viene poi lanciato il modello Madrid mono fibbia, tuttora venduto dal gruppo.

Birkenstock è l’inventore del plantare

È incredibile, ma è un dato di fatto: Birkenstock ha inventato il plantare. Non solo la parola, anche la forma. Il plantare è un supporto per il piede in cui le dita sono protette dal bordo rialzato. L’esclusivo plantare Birkenstock garantisce una posizione corretta e naturale del piede e un movimento di rotolamento naturale.

Solo materie prime di qualità

Il marchio attribuisce grande importanza alle materie prime adeguate. L’azienda lavora esclusivamente con pelle tinta e per il plantare utilizza materie prime naturali di alta qualità. È realizzato con materiali come sughero, iuta, lattice naturale e feltro di lana.

Le fasi di produzione

Il sandalo Arizona più venduto dall’azienda. Tuttavia, per produrre questo modello, ogni scarpa deve passare attraverso 17 fasi del processo produttivo, tra cui la cottura del plantare, il rivestimento delle cinghie e la punzonatura della tomaia.

L’impronta sulla sabbia

Un’impronta nella sabbia è stata l’ispirazione per la forma anatomica del plantare. Questo è uno dei motivi per cui il plantare Birkenstock è così comodo è che imita l’impronta naturale sulla sabbia.

Steve Jobs adorava gli Arizona

Steve Jobs, il famoso Ceo della Apple era un grande fan del marchio Birkenstock e spesso indossava il modello Arizona in pelle scamosciata marrone chiaro. La cosa interessante è che un paio di sandali indossati dal manager sono stati esposti in uno dei negozi Apple di New York.