L’Earth Overshoot Day del 2023 è il prossimo 2 agosto. Di cosa stiamo parlando? L’Overshoot Day è il giorno nel quale la domanda di risorse naturali a livello globale supera quelle che la Terra è in grado di generare nell’arco di un anno. Ad effettuare questo particolare calcolo è il Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale il cui obiettivo principale è quello di andare a promuovere la sostenibilità ambientale. Ma che soprattutto si impegna a misurare quante risorse naturali sono a disposizione e quante se ne stanno utilizzando.
Quando si parla del giorno dell’overshoot di un paese ci si riferisce alla data in cui cadrebbe Earth Overshoot Day nel caso in cui tutta l’umanità dovesse consumare come le persone di quel determinato paese.
L’importanza dell’Earth Overshoot Day
Il 1° gennaio di ogni anno vengono pubblicati gli overshoot del paese. Per riuscire a rispettare questa scadenza di pubblicazione, i giorni di superamento del 2023 sono stati calcolati nel corso del mese di dicembre 2022. Per effettuare questo calcolo sono stati utilizzati i dati contenuti all’interno dell’edizione 2022 del “National Footprint and Biocapacity Accounts”, che risultava essere l’ultima edizione disponibile in quel momento.
I dati che sono contenuti all’interno dell’edizione del 2022 vanno dal 1961 al 2018: questo è dovuto ad un ritardo di tre o quattro anni tra l’aggiornamento degli ultimi dati e la pubblicazione dell’ultima edizione. Le tempistiche così lunghe sono dettate dai tempi tecnici necessari per segnalare i dati alle Nazioni Unite e successivamente ad assemblare i conti.
Per colmare il divario tra l’ultimo anno di dati e il presente, Global Footprint Network utilizza ulteriori statistiche delle Nazioni Unite e linee di tendenza dai conti nazionali dell’impronta e della biocapacità per estendere i risultati globali fino all’anno in corso. Leggi di più su come è stato calcolato l’Earth Overshoot Day 2022. La nostra valutazione per l’Earth Overshoot Day 2023 sarà pubblicata il 5 giugno 2023.
Overshoot Day: abbiamo guadagnato un giorno
A livello mondiale, l’Earth Overshoot Day del 2023 cade il prossimo 2 agosto. Rispetto al 2022 abbiamo guadagnato un giorno.
In realtà sembra che ne siano stati guadagnati cinque di giorni. Quattro dei cinque giorni guadagnati, però, sono dovuti ad un aggiornamento degli strumenti di calcolo e solo un giorno alla riduzione dello sfruttamento delle risorse.
Italia: abbiamo esaurito tutte le risorse
L’Italia ha impiegato solo e soltanto quattro mesi per raggiungere il suo Overshoot Day.
Secondo i calcoli effettuati da Global Footprint Network, lo scorso 15 maggio le risorse destinate all’Italia per il 2023 erano già terminate. Questo dato ci restituisce un’immagine molto precisa del nostro paese: l’Italia, nell’arco di 365 giorni riesce a consumare il 167% in più rispetto ai beni che dovrebbe governare.
Cosa comporta tutto questo? Nel caso in cui tutti i paesi del mondo mantenessero lo stesso nostro tenore di vita, l’umanità avrebbe bisogno di qualcosa come tre pianeti per soddisfare tutte le richieste.
Overshoot Day: le possibili soluzioni
Ma quali sono le possibili soluzioni a questo consumo smisurato delle risorse? Proviamo a dare un’occhiata quali potrebbero essere.
Città
Si prevede che tra il 70% e l’80% di tutte le persone vivrà nelle aree urbane entro il 2050. Di conseguenza, la pianificazione urbana intelligente e le strategie di sviluppo urbano sono fondamentali per garantire che ci sia abbastanza rigenerazione biologica per evitare un’eccessiva domanda umana che la renderebbe.
Tra le possibili soluzioni da adottare ci sono edifici ad alta efficienza energetica ed opzioni efficaci per il trasporto pubblico e alimentato dalle persone.
L’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per le città e le comunità sostenibili comprende diversi obiettivi per il 2030, tra cui:
- ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città;
- fornire l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, abbordabili, accessibili e sostenibili per tutti, in particolare espandendo il trasporto pubblico;
- migliorare l’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificazione e gestione partecipativa, integrata e sostenibile degli insediamenti umani in tutti i paesi.
Energia
Non solo la decarbonizzazione dell’economia è la nostra migliore possibilità per riuscire ad affrontare il cambiamento climatico, ma migliorerebbe anche notevolmente l’equilibrio tra la nostra impronta ecologica e le risorse rinnovabili del pianeta.
Oltre 150 anni fa, l’impronta di carbonio dell’umanità era prossima allo zero. Se vogliamo limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C, l’impronta di carbonio dovrebbe tornare a zero entro il 2050.
Cibo
Due problemi principali si devono affrontare quando si parla di cibo: la malnutrizione e la fame.
Le calorie animali richiedono molte più risorse rispetto alle calorie vegetali da produrre. Alcuni problemi ci sono anche per l’agricoltura, che è ad alta intensità di combustibili fossili. Ad esempio, in Belgio occorrono 5 calorie di combustibile fossile per fornire una caloria di carne.
Ma tutto questo non basta. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, circa un terzo del cibo prodotto nel mondo per il consumo umano – 1,3 miliardi di tonnellate ogni anno – viene perso o sprecato, con i paesi ad alto e basso reddito che dissipano all’incirca le stesse quantità di cibo.
Pianeta
Terreno fertile, acqua pulita e aria pulita sono necessari per fornire all’umanità il cibo e la salute fisica di cui abbiamo bisogno per prosperare. Ecosistemi naturali vibranti come gli oceani e le foreste sono indispensabili per mantenere vivibile il nostro pianeta, ad esempio regolando il clima e assorbendo le emissioni di carbonio. Aiutano anche a mantenere gli esseri umani psicologicamente e spiritualmente radicati.
Dato il massiccio uso eccessivo delle risorse biologiche del pianeta, le nostre economie sono ora limitate dalla disponibilità della biocapacità della Terra. Per garantire un pianeta sano che possa sostenerci ora e in futuro, è necessario ridurre la domanda umana e mantenere il sistema di supporto vitale del nostro pianeta.