Nonostante la volatilità del mercato, il 2022 si è confermato un anno vivace per le quotazioni delle pmi italiane. Lo dimostra il bilancio annuale dell’Euronext Growth Milan, il mercato di Piazza Affari dedicato alle piccole e medie imprese che, si è mostrato più dinamico del listino principale nel 2022 in termini di attrattività con 26 quotazioni, per una raccolta di 899 milioni di euro (44 per 837 milioni raccolti nel 2021).
E’ quanto emerge dall’Osservatorio Pmi Egm sulle Ipo 2022 della boutique finanziaria IR Top Consulting, che sottolinea come le quotate, al 31 dicembre 2022, siano state 190, dalle 174 dell’anno precedente, per una capitalizzazione di 10,6 miliardi di euro (11,5 miliardi il dato di un anno fa). Anna Lambiase, ceo di IR Top Consulting e direttore scientifico dell’Osservatorio, commenta:
“I dati 2022 confermano il trend che ha sempre caratterizzato Euronext Growth Milan dalla sua nascita nel 2009 e che si pone in netta controtendenza con il listino principale Euronext Milan, il quale chiude il 2022 con 224 società quotate in calo rispetto alle 232 quotate al 31 dicembre 2021. Nel corso del 2022 il mercato principale ha visto 6 ipo (di cui 2 translisting provenienti da Euronext Growth Milan) e 14 delisting. Nonostante il contesto nazionale caratterizzato da un generalizzato calo delle performance azionarie, Euronext Growth Milan ha confermato la sua resilienza portando nelle casse delle 26 Ipo una raccolta di capitale in equity da investitori privati istituzionali pari a 899 milioni di euro. La dimensione del listino dedicato alle Pmi si consolida registrando un giro d’affari complessivo 2021 pari a 7,0 miliardi di euro (in crescita del 33% rispetto a 5,3 miliardi di euro nel 2020) e un numero complessivo di dipendenti pari a 27,6 migliaia (+27% rispetto a 21,7 migliaia nel 2020), rappresentando un forte volano per l’occupazione e la crescita economica”.
Lo sviluppo del mercato dei capitali dedicato alle pmi “rappresenta una sfida cruciale per il futuro dell’economia italiana e per la competitività delle nostre imprese e le prospettive per il 2023 restano positive, anche grazie alle agevolazioni fiscali sui costi di quotazione prorogate dal Governo Meloni nella Legge Finanziaria 2023 con uno stanziamento di 10 milioni di euro e un importo massimo del bonus pari a 500 mila euro per ogni pmi”, conclude la ceo.
Quali pmi hanno concluso quotazioni
Entrando nel dettaglio dell’identikit della società quotate su Borsa Italiana nel 2022, queste ultime presentano nella media:
- Flottante pari al 23,5%;
- Capitalizzazione pari a 33,7 milioni di euro;
- Raccolta media pari a 7,5 milioni di euro (per il 95% in aumento di capitale).
In particolare, sono approdate sul listino dedicato alla crescita delle pmi: Altea Green Power, Bellini Nautica, Bifire, Dotstay, Eligo, Energy, E-novia, Eprcomunicazione, ErreDue, Fae Technology, Farmacosmo, Franchetti, G.M. Leather, High Quality Food, Impianti, Imprendiroma, Laboratorio Farmaceutico Erfo, Magis, Pozzi Milano, Redelfi, Rocket Sharing Company, Saccheria Franceschetti, Siav, Solid World Group, Technoprobe, Yolo Group.
Il 2022 ha inoltre registrato: il passaggio da Euronext Growth Milan al Segmento Star di Revo Insurance e Net Insurance; le opa su Energica Motor Company, Siti B&T Group, Assiteca, Giorgio Fedon & Figli e Sourcesense; i delisting di Vetrya, Sirio e Costamp Group.
L’analisi della composizione settoriale evidenzia la prevalenza di 4 settori: tecnologia con 7 ipo (27%), industria (23%), moda e lusso e servizi (entrambi 12%). La raccolta si concentra prevalentemente nei settori tecnologia (83%), industria (5%) ed energia ed energie rinnovabili (4%).
Analizzando la composizione regionale delle ipo 2022 emerge che le nuove quotate provengono da 8 Regioni: prima la Lombardia con il 46% delle quotazioni, seguono Veneto (19%) e Lazio (12%). In termini di raccolta di capitali ai primi posti troviamo Lombardia (85%), Veneto (5%) e Liguria (3%).