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WALL STREET: RALLY SUL FINALE, OTTO SETTIMANE SU

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La corsa della Borsa statunitense non si ferma nemmeno davanti al pericolo di un default della Grecia, che chiedendo l’intervento di Ue e FMI ha di fatto ammesso di essere sull’orlo del fallimento. Dopo una giornata all’insegna della volatilita’, gli indici sono riusciti a imboccare la strada dei rialzi favoriti dal rally dei prezzi del greggio e dall’outlook positivo emesso dall’azienda petrolifera Schlumberger. A tenere alto il morale hanno contribuito inoltre i segnali di netta ripresa del mercato immobiliare.

Il Dow Jones ha fatto segnare un progresso dello 0.63% a quota 11204.28, il Nasdaq dello 0.44% in area 2530.15, mentre l’S&P 500 dello 0.71% a 1217.26 punti. La settimana si chiude in rialzo per l’ottava volta consecutiva per il Dow. Si tratta della serie positiva piu’ lunga dal 2004. Nel dettaglio, rispetto a una settimana fa, il paniere composito ha guadagnato il 2%, l’S&P 500 il 2.1%, mentre l’indice delle blue chip l’1.7%.

A guidare i rialzi del paniere degli industriali sono stati il gruppo di carte di credito American Express, il colosso petrolifero Chevron e le due aziende farmaceutiche Merck e Pfizer.

A livello settoriale i migliori comparti in settimana sono stati i beni al consumo discrezionali, energetici e finanziari, con gli investitori che sembrano intenzionati a voler scommettere su una ripresa. Tra i piu’ deboli invece telecomunicazioni e grandi magazzini.

In seguito alla pubblicazione dei dati sulle vendite di case nuove, che hanno fatto un balzo incredibile in marzo, il maggiore degli ultimi 47 anni, Wall Street e’ salita sui massimi di seduta, lasciandosi alle spalle i timori riguardanti la crisi greca e concentrandosi invece sul fronte macro nazionale.

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Quanto alla questione calda dei problemi fiscali di Atene, gli operatori se da un lato hanno tirato un respiro di sollievo all’ufficializzazione della richiesta di aiuti di Atene a Fmi e Ue, dall’altro sono convinti che la strada del risanamento sia ancora lunga e che l’effetto contagio possa toccare paesi come Portogallo e Spagna.

L’andamento dei singoli titoli e’ legato per lo piu’ ai risultati trimestrali. Microsoft ha ceduto terreno nonostante abbia superato le attese degli analisti con numeri record, grazie alle forti vendite del sistema operativo Windows 7. Il punto e’ sempre lo stesso: qualcuno si aspettava di piu’. L’outlook di Amazon.com (-4.2%)ha deluso mentre il gruppo di stampanti Xerox ha superato le stime dei broker (+8.4%).

Exelon registra utili in crescita (a $749 milioni da $712) e supera le previsioni delle case d’affari. il gruppo energetico ha anche migliorato l’outlook per fine anno, alzando la parte bassa delle proprie previsioni. Nello stesso settore, anche CMS Energy Corp. ha messo a segno utili in crescita ($85 milioni da $70) ma i ricavi sono in calo (a $1.97 miliardi da $2.1 miliardi). Entrambe i dati deludono le attese di Wall Street. Nel comparto industriale, Ingersoll-Rand torna all’utile e vede ricavi in salita. Ma il mercato si aspettava di piu’.

Tra i farmaceutici, attenzione al crollo (era gia’ del 40% nel pre-mercato, ora cede il 31.36%) di Acura, dopo che esperti della Fda hanno bocciato un suo antidolorifico a base di oppio Acurox, sviluppato insieme a King Pharmaceuticals.

American Express conferma la ripresa in atto nel settore finanziario, con un utile netto piu’ che raddoppiato. I titoli fanno un balzo del 2.63%. Sempre nel settore delle carte di credito, bene anche i numeri di Capital One Financial. Nel comparto assicurativo, delude Travelers con utili netti in calo e i titoli ne risentono. La compagnia ha detto che si sono fatti sentire i costi legati al terremoto in Cile e al maltempo che nei primi tre mesi dell’anno ha colpito la parte orientale degli States.

Tornando alla questione greca, il pacchetto di aiuti sara’ erogato il prima possibile, secondo quanto riferito dalla Commissione europea. Gli interessi sui prestiti saranno calcolati sulla base delle formule individuate dai ministri delle Finanze della zona euro all’inizio del mese, ma per il momento è impossibile dire l’esatta entità dei tassi. Atene conta di ricevere una prima tranche del pacchetto di aiuti prima del 19 maggio, data cruciale perche’ in quel giorno scadono 10 miliardi di euro.

Non ha avuto un particolare impatto sul mercato invece il calo inatteso degli ordini di beni durevoli. Le cifre sono diminuite in marzo per la prima volta dopo quattro mesi. Esclusa la componente dei trasporti, tuttavia, l’incremento e’ il maggiore dal 2007.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio hanno invertito rotta dopo il dato sulle vendite di case nuove. I futures con consegna giugno si muovono in rialzo di $1.42 attestandosi a quota $85.12 al barile. Sul valutario la moneta unica torna a $1.3378 (+0.64%). L’oro avanza di $10.80 (+0.95%) in area $1153.10 circa. I prezzi dei titoli di Stato scivolano, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.8170% in progresso dei 4.5 punti base rispetto alla chiusura di giovedi’.