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BERLUSCONI, UN’ALTRA CLAMOROSA GAFFE: PARLA A PUTIN DI UNIONE SOVIETICA INVECE CHE DI RUSSIA

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Lapsus di Silvio Berlusconi che, durante la conferenza stampa congiunta con Vladimir Putin, si e’ riferito alla Russia come Unione Sovietica. Parlando dell’intesa raggiunta tra Enel e Inter Rao Ues, il presidente del Consiglio si e’ lasciato sfuggire: “Si tratta di un accordo di largo respiro che permette alla nostra societa’ di ampliare la propria presenza in Unione Sovietica e in tutto l’Oriente”.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha espresso “soddisfazione” per “gli importanti accordi” firmati oggi e ha tributato un “affettuoso e cordialissimo benvenuto a Putin, a cui sono legato da molti anni da stima, amicizia e affetto”. Con Putin, ha detto subito Berlusconi aprendo la conferenza stampa, “abbiamo parlato di tutte le situazioni di politica internazionale che destano preoccupazione. Ci siamo trovati in sintonia nelle diagnosi rispetto a tutti questi settori”.

Il premier, ringraziando gli ospiti russi presenti al vertice, ha ricordato che Villa Gernetto sarà destinata a ospitare l’Università della Libertà e ha invitato ad aprire i corsi il premier Putin. “Ho esteso l’invito anche al presidente Putin per mandarci anche giovani russi – ha aggiunto Berlusconi – i quali avranno modo di incontrare nell’arco di alcuni mesi tutti i protagonisti della politica degli ultimi venti anni. Hanno già detto di sì tutti i grandi. E stamattina – ha aggiunto il premier – ho detto al presidente Putin che mi piacerebbe che lui fosse il primo tra i professori a inaugurare il corso. Dalla sua risposta ho capito che non sarebbe contrario a farlo e lo ringrazio”.

Dopo una mattinata di colloqui, che è proseguita con un pranzo di lavoro, si è concluso il vertice italo-russo che si è tenuto a villa Gernetto, a Lesmo. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha accompagnato il leader russo all’aeroporto di Malpensa. Berlusconi rientrerà in elicottero nella sua residenza di Arcore, villa San Martino, subito dopo la partenza di Putin.

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Nucleare in Italia, Berlusconi: «Inizio lavori entro tre anni»

Il premier russo in visita “semi-privata”. Firmati due memorandum su nucleare e Abruzzo.

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(WSI) – Un «affettuoso benvenuto» a Vladimir Putin, al quale «sono legato da molti anni da stima, amicizia e affetto». Così Silvio Berlusconi ha salutato il premier russo in apertura della conferenza stampa a villa Gernetto dopo l’incontro tra i due leader. Al centro dei colloqui c’è soprattutto il delicato tema dell’energia.

NUCLEARE – «Abbiamo parlato molto del futuro dell’energia nel mondo – ha spiegato Berlusconi – e siglato un accordo che può segnare una svolta per il nucleare. Un progetto che potrà cambiare gli scenari della produzione di energia per le generazioni future» (il riferimento è al memorandum d’intesa per la collaborazione in vista della creazione in territorio russo di un reattore termonucleare sperimentale “Ignitor”). Poi l’annuncio del premier: i lavori per la prima centrale nucleare in Italia «saranno iniziati entro tre anni» e ha assicurato che il ministro Scajola è intenzionato a far partire i lavori entro questa legislatura. «Prima di individuare un luogo in cui realizzare una centrale nucleare, bisogna che cambi l’opinione pubblica italiana». «Dobbiamo fare una vasta opera di convincimento, guardando alla situazione francese – ha aggiunto il premier -. In Francia le comunità locali scendono in campo per avere le centrali in casa loro, hanno ormai raggiunto una consapevolezza della non pericolosità degli impianti, che portano anche tanto lavoro. In situazioni locali dove c’è bisogno di maggiori posti di lavoro si scatena la rincorsa per avere le centrali. Ne ho parlato anche con esponenti della nostra tv di Stato, stiamo lavorando a un progetto per raccogliere le esperienze dei francesi che vivono vicino alle centrali – ha sottolineato Berlusconi -. È un lavoro che durerà più di un anno, ma è preliminare per individuare i luoghi degli impianti».

REAZIONI – A questa dichiarazione subito si registrano numerose reazioni. I senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, ad esempio: «Come ricorda Legambiente nel recente dossier dedicato al ritorno al nucleare, gli italiani stanno per sovvenzionare dei reattori Epr che vengono spacciati come di terza generazione avanzata, ma che non sono altro che l’evoluzione più recente dei reattori di seconda generazione Pwr, realizzati negli anni ’60». «È dunque più di un sospetto che l’Italia stia per acquistare un bidone». Claudio Saroufim, responsabile ambiente del PdCI – Federazione della sinistra, commenta con una battuta: «Tre anni per inizio lavori della prima centrale? Prima di quella data speriamo che il suo Governo sia già caduto…». Sulla stessa linea Nello Di Nardo, capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione ambiente di Palazzo Madama, ricordando anche che «l’IdV, già dal 1 maggio, inizierà la raccolte delle firme per il referendum volto ad abrogare questa vergognosa norma»: «Non imparare niente dai disastri del passato è una vera e propria sciagura. E questo governo dalla tragedia nucleare di Chernobyl, avvenuta in Ucraina ben 24 anni fa, non ha assolutamente recepito la lezione e prosegue irremovibile con il folle progetto del nucleare di terza generazione, per altro già obsoleto».

ENI – Tornando al tema energia del vertice, nell’ottica della collaborazione Italia-Russia, è stata data notizia che l’Eni potrebbe espandere la sua collaborazione con Gazprom anche al di fuori dell’Europa, ad esempio in Africa. «Continueremo – ha detto Berlusconi – in direzione della collaborazione fra Gazprom ed Eni (commettendo un piccolo lapsus: ha citato l’Unione Sovietica al posto della Russia, ndr) e penso che ci possano essere collaborazioni in paesi extraeuropei. C’è tutto un continente come l’Africa che si apre ad aziende estere e non vorremmo lasciare che fosse solo la Cina ad assorbire tutte le nuove potenzialità».

LA CRISI – «Purtroppo – ha però rimarcato il premier – abbiamo registrato un calo di quasi il 30% dei movimenti tra noi e la Russia, una flessione legata alla crisi. Speriamo che la ripresa possa fare tornare l’interscambio commerciale ai livelli del 2008». Il premier russo ha auspicato che Russia e Italia ripristino i livelli pre crisi della cooperazione economica. «Dobbiamo fare passi attivi – ha dichiarato il capo del governo russo nella conferenza comune con il premier Silvio Berlusconi – per ripristinare il livello della nostra cooperazione, abbiamo tutto per poterlo fare. In seguito alla crisi mondiale, l’interscambio si è ridotto del 38%. Normalmente – ha proseguito – si pensa che alla base della nostra cooperazione ci sia l’energia, e prevalentemente è così, però non è tutto ciò di cui ci occupiamo insieme», ha aggiunto Putin, ricordando la collaborazione nei settori metalmeccanico, chimico, dell’aviazione e dello spazio.

L’AQUILA – Nonostante la crisi Mosca ha annunciato lo stanziamento di 7,2 milioni di euro per contribuire alla ristrutturazione di Palazzo Ardinghelli e della chiesa di San Gregorio Magno. «Commentando il «gesto di amicizia» della Russia che stanzierà 7,2 mln di euro per la ristrutturazione di Palazzo Ardinghelli e la chiesa di San Gregorio all’Aquila Berlusconi ha detto a Putin che «deve ritenersi obbligato ad accettare l’invito a venire ad ascoltare la prima messa quando verrà riaperta la chiesa di San Gregorio magno all’Aquila. E lui verrà».

UNIVERSITÀ LIBERALE – Il luogo del vertice, Villa Gernetto, è la dimora che dovrebbe ospitare l’ateneo tanto voluto dal Cavaliere. Berlusconi spiega ai cronisti che i lavori per l’università vanno avanti e che i politici di livello internazionale contatti per insegnare sono già molti. «Io – aggiunge – vorrei che il primo tra i professori a inaugurare il corso fosse Vladimir Putin. L’ho chiesto a lui e dalla sua risposta- assicura sorridendo – ho capito che non sarebbe contrario a farlo».

SOCHI2014 – Il premier ha poi assicurato all’amico tutto l’appoggio dell’Italia per l’organizzazione dell’Olimpiade invernale:«Noi abbiamo ospitato a Torino con grande successo una Olimpiade invernale, e per Sochi 2014 siamo disponibili a consegnare tutta l’esperienza dei nostri tecnici ai tecnici della Federazione Russa. Con molta gioia ci mettiamo a disposizione». «Abbiamo parlato anche delle altre manifestazioni che la Russia intende ospitare, tra cui i Mondiali di calcio», ha spiegato il premier.

MATRIMONI – Infine Berlusconi ha risposto a una domanda su cosa serva per far funzionare i «matrimoni politici» (guarda il video): «Sono esperto in molti settori, urbanistica, editoria, televisione, sport, amministrazione pubblica, ma non ho felici risultati per quanto riguarda i matrimoni e mi astengo dal dare suggerimenti al riguardo. Per litigare bisogna essere in due, ma per divorziare basta essere in uno, mi è stato detto da qualcuno che conoscete…». Il riferimento finale di Berlusconi è chiaramente alla sua vicenda coniugale con Veronica Lario intrecciata ai recenti problemi politici con Fini.

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