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BORSE UE E PIAZZA AFFARI GIU’: A MILANO PROFONDO ROSSO PER LE BANCHE

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Si ampliano i ribassi sulle borse europee con il settore auto in decisa flessione sulla scia della debolezza del mercato nel vecchio continente. Madrid e’ la maglia nera tra i principali listini europei con l’Ibex in calo del 2,85%.

Male anche Milano con l’indice Ftse all share che lascia sul terreno, alle 11 circa ora italiana, l’1,52% dopo aver sfiorato il 2%. Ribasso superiore all’1% anche a Parigi mentre Francoforte cede lo 0,60% nonostante il tonfo di Deutsche Telekom che scivola di oltre il 7% e i ribassi dei titoli auto.

Sulla stessa linea Amsterdam e Bruxelles. In calo di oltre il 2% Atene mentre Londra cede l’1%.

In controtendenza Zurigo con un indice sostanzialmente piatto grazie anche al sostegno di UBS dopo i positivi risultati trimestrali.

A Milano, giornata particolarmente negativa per il comparto bancario, che vede tutti i maggiori titoli legati al settore scivolare in un rosso vivo che si abbina all’andamento negativo dello stoxx europeo di Eurolandia.

Il comparto finanziario del Vecchio Continente sembra ignorare la buona trimestrale della svizzera UBS che è tornata in utile nel primo trimestre del 2010. La banca svizzera ha infatti riportato un utile netto di 2,2 mld di franchi svizzeri, rispetto ad una perdita di 1,98 mld relativa all’anno precedente. L’utile diluito per azione è pari a 0,58 chf ed il ROE annualizzato pari a 21%.

Sul principale listino italiano il rosso è intenso per Intesa San Paolo che ora è la pecora nera del FTSE MIB. Intanto, il presidente della Compagnia di San Paolo, Angelo Benessia, con una lettera inviatagli ieri è stato sfiduciato da 13 dei 21 consiglieri della fondazione torinese.

Seguono tra i peggiori Ubi Banca che cede oltre due punti e mezzo percentuali, stessa intonazione per la Popolare di Milano molto peggio MPS e il Banco Popolare che arretrano di circa il 3%.

Da segnalare la decisione della Consob di chiedere alle prime cinque banche italiane di convocare i propri Cda per rivedere le procedure di vendita dei servizi finanziari. L’iniziativa è stata presa nei confronti di UniCredit Banca, Intesa Sanpaolo, Mps, Banca Popolare di Verona e Bnl.

Giù anche Fiat, in linea con le vendite che colpiscono l’intero comparto dell’auto. A penalizzare il titolo dell’azienda automobilistica torinese i dati sulle immatricolazioni auto del mese di ad aprile, diffusi ieri, che hanno evidenziato una discesa delle vendite pari al 26,23% a 49.166 autovetture. Scivola anche la quota di mercato che si è attestata al 30,73% dal 35,15% di aprile 2009.

In generale, il comparto dell’auto soffre anche per le altre notizie negative arrivate nel Vecchio Continente.

In Germania, le immatricolazioni di vetture hanno evidenziato infatti una nuova pesante flessione del 32% a 259.000 unità. Lo ha comunicato la VDA, l’associazione dei costruttori di auto del Paese. Nel primi quattro mesi del 2010 si è evidenziato dunque un decremento delle immatricolazioni di auto nuove del 25%.