Società

IL PUNTO SUL SELLOFF: MILANO LA PEGGIORE TRA LE GRANDI BORSE

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Macroeconomia

In Area Euro i prezzi alla produzione mostrano in marzo un rialzo dello 0,6% rispetto a febbraio (attese +0,7%) e dello 0,9% su base annua. Il mese precedente l’indice mostrava un rialzo dello 0,1% su gennaio e un calo annuo dello 0,4%. Nel Regno Unito l’attività del settore manifatturiero è cresciuta a marzo al tasso più rapido in oltre 15 anni, con l’indice Pmi dei direttori acquisto salito in aprile a 58 pts da 57,3 di marzo, superando il consensus fermo a 57,4.

Negli Stati Uniti gli ordini industriali sono saliti a marzo dell’1,3% m/m, a fronte di attese invariate ed un dato precedente pari di +0,6%. L’indice sulla vendita di case esistenti è salito a marzo a 102,9 pts (+5,3%, a fronte di attese di +4% e dopo il +8,2% del mese precedente.

Cambi e commodities

In chiusura dei mercati europei il cambio Eur/Usd quota 1,3020 mentre il petrolio Wti scambia a USD83,3 al barile.

Azioni Italia

Banca MPS (EUR0,9905): il direttore generale Vigni ha dichiaato che la joint-venture assicurativa fra Axa e Monte Paschi ha prodotto nei primi tre mesi del 2010 oltre EUR2,5 mld di raccolta.

Telecom Italia (EUR1,018): la controllata brasiliana Tim Brasil ha realizzato nel primo trimestre 2010 utili per BRL30 mln a fronte della perdita di BRL165 mln del 1Q09 e ad attese medie per un utile di BRL61 mln.

TerniEnergia (EUR3,8375): ha archiviato il 1Q10 con un utile di EUR1,6 mln, in netta crescita rispetto ai EUR67 mila del 1Q09, e ricavi per EUR17,7 mln dai EUR6,1 mln del 1Q09. Il margine operativo lordo è pari a EUR2,7 mln dai EUR370 mila precedenti, mentre la posizione finanziaria netta è pari a EUR2,3 mln, con un miglioramento di EUR0,4 mln rispetto al 31 dicembre 2009 (EUR2,7 mln).

Azioni Estero

Adidas (EUR43,125): il colosso dell’abbigliamento sportivo ha archiviato il primo trimestre 2010 con utili pari a EUR168 mln (da EUR5 mln del 1Q09) a fronte di ricavi aumentati a EUR2,7 mld (+4%). Alla luce di questi risultati
il gruppo tedesco ha rivisto al rialzo la guidance per l’intero 2010. La società si attende vendite in crescita intorno allo 0,5%.

Continental (EUR41,20): ha chiuso il primo trimestre 2010 con un utile netto attestatosi a EUR227,7 mln (da una perdita di EUR267,3 mld del 1Q09) ed un Ebit a EUR604,7 mln (da -EUR36,7 mln) grazie in particolare alla divisione pneumatici. Il gruppo, fornitore numero 3 al mondo di componenti all’industria automotive, conferma le stime di vendite 2010 in crescita di almeno il 5% e di un incremento dell’Ebit.

Lufthansa (EUR12,10): ha chiuso il 1Q10 con una perdita di EUR298 mln rispetto al rosso di EUR267 mln del 1Q09 e ad attese per una predita limitata a EUR192 mln. I ricavi sono saliti a EUR5,8 mld (da EUR5 mld.

MasterCard (USD252): il colosso Usa delle carte di credito ha chiuso il 1Q10 con profitti pari a USD455 mln (USD3,46 per azione) rispetto a USD367 mln del 1Q09 (USD2,80). Il fatturato è salito a USD1,31 mld (+13,1%).

Merck (USD35,85) e Pfizer (USD17,20): Merck & Co. ha riportato nel primo trimestre 2010 un utile per azione pari a USD0,83. Il dato è migliore delle stime degli analisti di mercato, che avevano previsto un Eps di USD0,75. Profitti per azione migliori delle attese anche per Pfizer, che vede nel 1Q10 Eps, escluse le poste straordinarie, pari a 60 cents contro un consensus fermo a 53.

Metro (EUR45,85): Barclays ha alzato il target price da EUR7 a EUR8 con giudizio Underweight.

Pearson (GBP1020): il gruppo editoriale inglese, proprietario del Financial Times, ha comunicato di aver raggiunto l’accordo per cedere una quota del 61% di Interactive Data ai fondi di private equity Silver Lake e Warburg Pincus per un controvalore lordo di USD2 mld.

Ubs (CHF16,25): ha diffuso la trimestrale evidenziando l’utile netto più elevato dall’inizio della crisi e annuncia che i riscatti da parte della clientela più facoltosa resteranno a livelli moderati. Forti ricavi da trading nel reddito fisso e margini del wealth management in crescita hanno aiutato la banca svizzera a registrare nel 1Q10 un utile netto di CHF2,2 mld, sopra le attese medie degli analisti pari a CHF2 mld.

PIAZZA AFFARI

L’indice Ftse/Mib chiude le contrattazioni in forte calo (-4,70%), registrando la peggior performance tra le principali piazze finanziarie affossate dai timori sui debiti sovrani dei paesi periferici dell’Area Euro. Colpito dalle ventite tutto il listino, in particolare i finanziari penalizzati dal settore bancario greco che oggi ha ceduto oltre il 10%. Perdono oltre il 5% molti titoli bancari e Cir, Exor, Italcementi Prysmian, Fiat, Pirelli e Stm. Nessun titolo chiude in positivo.

EUROSTOXX 50

L’indice EuroStoxx50 termina gli scambi in forte calo (-3,76%), con le borse europee e Wall Street affossate dai timori di una crisi del debito sovrano estesa a diverse nazioni di Eurozona. Oggi il premier Zapatero ha smentito le voci di una richiesta di aiuti finanziari per EUR280 mld da parte della Spagna. Colpiti dalle vendite tutti i comparti, in particolare i bancari. Cedono oltre il 5% Bbva, Iberdrola, Santander, Bnp, Agricole, Deutsche Telekom, Ing e SocGen. Positiva solo E.On.

IL GRAFICO DEL GIORNO (EUR/JPY)

Il recente fallimento della resistenza statica a 128,0 ad inizio aprile ha dato il via ad un graduale recupero dello yen, sceso nei confronti della moneta unica fino a 122,40, salvo poi riposizionarsi nelle ultime sedute nei dintorni della MM a 45 gg a 124,20.

A questo punto, in caso di ripresa del cambio, i primi segnali favorevoli alla moneta unica si avrebbero alla decisa fuoriuscita dal canale ribassita di medio periodo (l’estremo superiore è attualmente situato a 127,0), con target seguenti a 129,60, a 131,25 e a 134,75. Diversamente, l’abbandono del canale rialzista di breve deprimerebbe i corsi verso i supporti di 121,30 e di 119,63.

I principali indicatori evidenziano l’attuale fase di incertezza delle quotazioni, con l’Rsi in posizione neutra e con Macd e Signal Line appaiati in
corrispondenza della linea dello zero.

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