(Teleborsa) – Tutte sui minimi intraday in chiusura le principali borse europee in una sessione caratterizzata da alti e bassi. Sullo sfondo continuano a far da protagonisti il caso Grecia ma soprattutto i timori che altri stati dell’Unione Europea possano incorrere in rischi di default. Le parole nel numero uno della Bce Jean Claude Trichet che hanno accompagnato la decisione della Banca Centrale europea di lasciare, come da attese, i tassi fermi all’1% sono state rassicuranti, in quanto un eventuale default della Grecia non è assolutamente da prendere in considerazione. Tuttavia Trichet ha precisato che al momento non è all’ordine del giorno la possibilità che la Bce acquisti bond governativi per abbassare il costo del denaro degli euro-paesi più indebitati. Scarsi aiuti sono giunti nel pomeriggio da una Wall Street paralizzata al pari dell’Europa dai timori di un contagio ad altri stati, da alcuni dati macro a luci ed ombre e dalla delusione per la debacle delle vendite di alcune importanti società retail. Prevale inoltre una certa cautela in attesa dei fondamentali dati sul mercato del lavoro statunitense in arrivo domani. Euro sempre più sotto pressione con il cross nei confronti del dollaro che abbandona anche quota 1,27 usd per attestarsi a 1,267. In caduta libera anche il petrolio che risentedell’apprezzamento del dollaro. Il future sul Light Crude in scadenza a giugno viaggia a 78,54 dollari al barile. Tra i principali settori crollano le banche facendo registrare sul relativo DJ Stoxx una minusvalenza di oltre 4 punti percentuali, e gli assicurativi (-2,99%), entrambi trascinati a fondo soprattutto dagli istituti italiani che oggi sono praticamente colati a picco su rumors secondo cui l’Italia sarebbe a rischio di default. Si salvano solo chimici e farmaceutici. Tra le principali piazze Madrid lascia sul parterre il 2,93% a 9.352, Parigi il 2,20% a 3.556. In forte calo anche Bruxelles -1,86% a 2.400, Londra -1,52% a 5.260, Amsterdam -1,39% a 326, Zurigo -0,95% a 6.387 e Francoforte -0,84% a 5.908.
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