Società

L’Europa ignora i tentennamenti Usa: +2.4%

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Ftse/Mib

L’indice Ftse Mib chiude le contrattazioni in rialzo del 2,46%, in linea con la positività delle principali borse europee e nonostante l’andamento incerto di Wall Street dopo una partenza in denaro. I maggiori rialzi vengono registrati dai titoli finanziari e da Atlantia, Enel, Italcementi, Prysmian, Snam RG, Buzzi Unicem, Eni, Saipem e Tenaris. Nessun titolo in controtendenza.

EuroStoxx 50

L’indice EuroStoxx50 termina gli scambi in rialzo del 2,39% con le borse europee in netto rialzo dopo che i ministri Ecofin hanno dichiarato che a breve saranno resi noti i dettagli del piano di aiuti per la crisi greca. In
forte rialzo i titoli bancari, Gdf Suez, Iberdrola, Repsol, Siemens, Vinci, Schneider, Telefonica e Philips. Poco mosse L’Oreal e Bayer.

Macroeconomia

Secondo quanto comunicato dall’Istat, in Italia il saldo della bilancia commerciale ha registrato a marzo un deficit di EUR1,342 mln dal surplus di EUR69 mln di marzo 2009.

Le esportazioni sono salite del 17,1% (maggiore rialzo da aprile 2008)
mentre le importazioni sono risultate in rialzo del 22,6%, (maggior aumento
da agosto 2004. In Eurozona l’inflazione ha segnato ad aprile un tasso tendenziale di +1,5%, lo stesso della lettura preliminare e delle attese, mentre ha registrato un aumento dello 0,5% su base mensile (consensus +0,4%).

A marzo l’inflazione era salita di 1,4% su base annua. In Germania l’indice Zew, che misura il sentiment economico, è risultato in calo a maggio a 45,8 pts
da 53 punti di aprile, rispetto ad attese pari a 47.

Contrastanti gli ultimi dati macro Usa sul settore immobiliare: le nuove costruzioni abitative sono cresciute ad aprile a 672 mila unità dai precedenti 626.000 (contro attese per un rialzo limitato a 650 mila), mentre i nuovi nuovi permessi edilizi sono risultati in calo dell’11,5% a 606 mila unità (consensus +680 mila.

Cambi e commodities

In chiusura dei mercati europei il cambio Eur/Usd e’ a quota 1,2370 mentre il petrolio Wti scambia a USD71,80 al barile

Azioni Italia

Atlantia (EUR15,41): l’Ad Castellucci ha dichiarato che nel 2010 prevede investimenti per EUR1,5 mld e altri circa EUR500 mln per manutenzioni. La società ha incassato nel 2009 quasi EUR3 mld dai pedaggi con le concessionarie del gruppo.

Banca MPS (EUR0,91): il presidente Catricalà ha dichiarato che l’Antitrust deciderà questa settimana sulla cessione degli sportelli che l’isttituto ha fatto a Intesa Sanpaolo per ottemperare agli impegni presi con l’Authority.
Ricordiamo che Mps ha ceduto 50 sportelli per EUR200 mln a Intesa lo scorso dicembre e ha poi successivamente ceduto altri 22 sportelli a Carige per EUR135 mln ed attende la decisione dell’Antitrust per contabilizzare l’operazione.

Enel (EUR3,7075): l’Ad Conti non teme che i ritardi della politica possano avere effetti sul programma di costruzione delle centrali nucleari, che partono nel 2011.

Piaggio (EUR2,3425): ha chiuso il trimestre con un utile netto di EUR2,9 mln, in miglioramento rispetto alla perdita di EUR4,7 mln del 1Q09.

Azioni Estero

Abercrombie & Fitch (USD39,50): ha terminato i primi tre mesi del 2010 con una perdita pari a USD11,8 mln, o USD0,13 per azione, in diminuzione rispetto al rosso di USD59,2 mln, o USD0,68, registrato nel 1Q09). In crescita il giro d’affari che è aumentato raggiungendo quota USD687,8 mln (da USD601,7 mln).

Alcoa (USD12,25): da una nota della Fim Cisl, nella notte è stato raggiunto un accordo al ministero dello Sviluppo tra la multinazionale americana Alcoa e i sindacati sul piano industriale.

Boeing (USD68,50): Credit Suisse ha ridotto il target price da USD98 a USD95, il giudizio è outperform.

Citigroup (USD3,90): durante il primo trimestre, la Soros Fund Management di George Soros ha venduto quasi tutte le 94,7 mln azioni di Citigroup, che il finanziere aveva rilevato lo scorso anno, secondo quanto si apprende da un filing alla Sec.

Home Depot (USD35,15): ha archiviato il primo trimestre 2010 superando le previsioni degli analisti e ritoccando verso l’alto le stime per l’anno in corso. La forte domanda di prodotti da giardinaggio e di elettrodomestici a basso consumo energetico hanno consentito alla catena di prodotti per la casa di chiudere il 1Q10 con un utile netto salito a USD725 mln (da USD514 mln del 1Q09). L’Eps è stato pari a USD0,43 rispetto a USD0,40 attesi. Cresce anche il fatturato a USD16,86 mld (+4,3%) contro un consensus a USD16,37 mld. Per l’anno in corso la società prevede una crescita del fatturato del 3,5% (2,5% le precedenti stime) ed un Eps pari a USD1,88 (da USD1,79).

Pfizer (USD16,20): il colosso farmaceutico Usa ha annunciato l’intenzione di voler fermare l’attività produttiva in 8 stabilimenti in Irlanda, Puerto Rico e Stati Uniti entro la fine del 2015, e di voler ridurre le operazioni anche in altri 6. Questo porterà alla riduzione di circa 6mila posti di lavoro a livello globale nei prossimi anni.

Ryanair (EUR3,27): si è detta pronta a fare ricorso contro le multe che le sono state inflitte dall’Enac, per circa EUR3 mln, per aver violato gli obblighi di assistenza ai passeggeri in occasione del blocco del traffico aereo in Europa provocato dalla nube di cenere.

Wal-Mart (USD54,45): ha riportato nel primo trimestre 2010 un utile per azione da attività correnti di USD0,88, superiore alle attese di Thomson Reuters di USD0,85, mentre le vendite sono migliorate del 6% a USD99,1 mld (anche in questo caso il dato ha superato la attese di Reuters). Il gigante della distribuzione prevede un Eps da attività correnti di USD0,93-0,98 nel secondo trimestre.

Grafico del giorno: l’oro

Prosegue da oltre un anno e mezzo la marcia dell’oro, che rispetto ai minimi dell’ottobre 2008 di USD680,0 ha recuperato oltre l’83% toccando nelle ultime sedute i nuovi massimi di sempre a ridosso dei USD1.250,0 per oncia. A conferma dell’attuale trend favorevole al metallo prezioso è la formazione di una tipica figura di testa e spalle rialzista che, in caso di conferma, potrebbe spingere nel medio periodo le quotazioni fino all’obiettivo della figura stessa posto a USD1.325,0 per oncia.

Al contrario, in caso di storno, i primi supporti sono costituiti dalle MM a 14 e a 65 settimane situate rispettivamente a USD1.150,0 e a USD1.035,0,
mentre il deciso cedimento di quest’ultimo livello aprirebbe la strada ad un rapido ritorno verso la soglia psicologica dei USD1.000,0.

I principali indicatori rimangono ben impostati, con l’Rsi in Ipercomprato mentre il Macd ha incrociato verso l’alto la propria Signal Line con entrambi
costantemente in territorio positivo.

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*Questo documento e’ stato preparato da UniCredit Bank AG. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.