Economia

Piazza Affari in rosso la peggiore in UE

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(Teleborsa) – Finale in profondo rosso per Piazza Affari che accusa una flessione maggiore in UE, trascinata al ribasso dai titoli bancari che pesano sul listino. Va detto comunque che la borsa milanese nelle ultime due sedute aveva performato meglio rispetto al Vecchio Continente. Pesanti le altre borse europee, dopo la notizia del divieto tedesco, che penalizza anche la borsa di Wall Street, in un clima di generale nervosismo sui mercati. Nel pomeriggio è stato diffuso il dato sui prezzi al consumo, che ha registrato una flessione dello 0,1% nel mese di aprile sorprendendo gli analisti (le attese erano per una variazione nulla) anche se va detto che le pressioni inflazionistiche negli Usa sono moderate. Da segnalare il dato “core” depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, rimasto invariato mentre è cresciuto dello 0,9% su base annua rimanendo sotto la soglia psicologica dell’1%. Sul mercato valutario, l’euro recupera terreno dallo scivolone sul dollaro dopo la mossa della Germania. Il cross eur/usd risale infatti dai minimi di 4 anni e scambia sopra quota 1,23 dollari. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha dichiarato che “l’euro è in pericolo” e che un suo fallimento potrebbe avere effetti pesanti su tutta l’Europa. Tra gli indici milanesi, l’indice FTSE All Share registra un ribasso del 3,41% a 20.176,84 punti mentre l’indice FTSE MIB cede il 3,45% a 19.612,66 punti. A Milano forti i ribassi delle banche come Unicredit, Intesa Sanpaolo e Ubi. Pesanti anche il Banco Popolare e Mps. Forti le vendite anche sugli oil che risentono del ribasso del prezzo del greggio, sceso sotto i 68 dollari al barile. Il maggiore calo è accusato da Saipem mentre è più contenuto per la controllante Eni. Giù Tenaris. Migliore la performance dei titoli Snam e Terna considerati difensivi. Linea rossa per Telecom Italia finita sotto la lente dell’Antitust, che ha aperto un’istruttoria per verificare l’eventuale posizione dominante della compagnia di tlc nelle gare Cosip ed Enel. In retromarcia la Fiat che trascina in basso anche Exor. Perdite arginate per le Atlantia.