(WSI) – Tassi di interesse: la sessione di ieri è stata caratterizzata da un nuovo calo dei listini azionari mentre si è registrato un aumento dello spread di tasso dei titoli periferici, in buona misura determinato dal forte calo dei tassi tedeschi.
Gli operatori sono rimasti in attesa delle decisioni di oggi del parlamento tedesco e della riunione dell’Ecofin.
Secondo quanto riportato da Bloomberg la decisione del parlamento tedesco in merito al piano di salvataggio dell’area Euro potrebbe pervenire prima della riunione dell’Ecofin.
Toccherà prima alla camera alta votare il piano e successivamente (inizio dibattito previsto alle ore 12.30) alla camera delle regioni, quest’ultima però nella versione ante elezioni regionali del 9 maggio e pertanto meno penalizzante per la coalizione di governo.
In merito al voto tedesco il ministro delle Finanze ieri ha dichiarato di attendersi la maggioranza sul voto in parlamento.
I ministri delle finanze dell’Ue sono chiamati a discutere sulle proposte di modifica del trattato sulla base di un proposta tedesca articolata in nove punti.
Ieri in Spagna il consiglio dei ministri ha approvato il piano di austerità da 15,25 Mld€ nel 2010 e 2011 per accelerare la riduzione del deficit.
Sul fronte macro, in mattinata è stato pubblicato il dato finale del Pil tedesco del primo trimestre che ha confermato il rialzo dello 0,2% t/t della prima lettura. Il rialzo è da imputare soprattutto al contributo positivo di scorte e spesa pubblica, mentre negativo è stato il contributo di consumi privati ed esportazioni nette.
L’indice Ifo di maggio ha evidenziato un lieve calo sia in termini generali sia con riferimento alla componente aspettative.
Negli Usa tassi di mercato in marcato calo soprattutto sulla parte a lungo termine con volumi molto elevati sul T-note future decennale (oltre 2 milioni di lotti scambiati). Tale andamento è stata conseguenza del forte calo dei listini azionari dove l’indice S&P500 ha perso circa il 4%.
I comparti più colpiti dal calo sono stati soprattutto quello finanziario e quello delle materie prime e degli energetici. Il comparto finanziario ha risentito negativamente delle imminente approvazione del senato della riforma finanziaria, la cui ufficializzazione è poi arrivata a mercati chiusi.
Gli operatori temono che la stringente regolamentazione prevista dalla riforma possa comportare penalizzazione sul comparto finanziario. La riforma è passata con 59 voti a favore e 39 contrari e tra i principali punti prevede: 1) creazione di un consiglio di sorveglianza su rischi sistemici; 2) una divisione di difesa dei consumatori presso la Fed; 3) potere da parte delle autorità addette alla sorveglianza di imporre che gli scambi sui derivati avvengano mediante una controparte centrale e non più direttamente tra banche; 4) previsione di una norma che contempla la possibilità di frenare il trading proprietario.
Il testo del senato andrà ora riconciliato da parte del congresso con quello approvato in precedenza dalla camera, per poi passare alla firma del presidente Obama. La prossima settimana è atteso il viaggio in Europa del ministro del tesoro Usa Geithner che prevede incontri con esponenti tedeschi ed Uk sul tema del debito.
Valute: euro in marcato apprezzamento verso dollaro subito dopo la fine della sessione londinese, passando bruscamente da 1,2340 a circa 1,25 ed arrivando questa mattina a toccare quota 1,2650.
Gli operatori segnalano la possibilità di interventi di banche centrali, in particolare di quella svizzera. Oggi l’attenzione sarà focalizzata sulle votazioni al parlamento tedesco e sulle decisioni in sede di Ecofin.
Il supporto di breve si colloca in prossimità di 1,2450 ma è verosimile immaginare una giornata all’insegna di elevata volatilità, vista l’importanza degli eventi attesi.
Prosegue la forte volatilità dello yen, in particolare verso euro. Ieri il cross è andato a testare i minimi da fine 2001 provando temporaneamente a sfondare al ribasso il supporto 110. Successivamente, complice il movimento dell’euro/dollaro, il cross si è riportato in prossimità di 114. Per oggi le resistenze si collocano a 114,40 e 115,50.
La BoJ ha lasciato il tasso di riferimento allo 0,1% con decisione unanime. Ha annunciato di avere immesso nel sistema finanziario 1.000 Mld yen (11,1Mld$) a causa dell’elevata volatilità. Inoltre ha annunciato che fornirà alle banche prestiti ad 1 anno allo 0,1% per tentare di sostenere l’economia.
Materie Prime: ennesimo calo per il greggio Wti (2,7%) che ha guidato al ribasso l’intero settore energetico. Misti i metalli industriali e gli agricoli. In calo l’oro (-0,4%) che non riesce più a beneficiare delle turbolenze sui mercati finanziari. Gli investitori però continuano a comprare, come testimoniato dal nuovo record dell’oro detenuto dal maggiore Etf su oro al mondo (SPDR Gold Trust). L’ammontare è salito a circa 1220 tonnellate.
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