(Teleborsa) – Il Tribunale di Roma ha omologato l’accordo di ristrutturazione dei debiti di TAS, leader in Italia nella fornitura di software e servizi per applicazioni bancarie e finanziarie, in base all’articolo 182-bis della legge fallimentare. L’accordo, spiega una not, era stato raggiunto, come noto, con tutti i creditori finanziari (Intesa San Paolo S.p.A., Unicredit Corporate Banking S.p.A., BNL Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., MPS – Monte Paschi Siena S.p.a., Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno S.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. e Cassa di Risparmio di Bologna, quest’ultima creditrice in forza di un contratto di Interest Rate Swap stipulato a tutela del precedente finanziamento, ora risolto) rappresentanti alla data di riferimento (31 dicembre 2009) il 78,09% dei debiti, in totale, quindi, ben oltre la soglia del 60% richiesta per legge, i quali hanno sottoscritto lo scorso 25 febbraio il relativo contratto, per i cui dettagli si rinvia al comunicato stampa in pari data. L’accordo di ristrutturazione e’ stato sottoposto anche a valutazione ed attestazione di esperti indipendenti, che hanno redatto la relazione ex art. 182 bis L.F.. L’accordo di ristrutturazione era risolutivamente condizionato, tra l’altro, alla mancata omologa dell’accordo da parte del Tribunale di Roma ed alla mancata deliberazione entro il 30 aprile 2010 di un aumento di capitale, previsto nell’ambito dell’operazione, per un controvalore totale massimo di Euro 21.000.000 (ventunomilioni/00), da offrire in opzione a tutti i soci. La società rende noto che entrambe le suddette condizioni sono soddisfatte. L’accordo di ristrutturazione prevede inoltre che il previsto aumento di capitale di capitale sia eseguito entro il 31 dicembre 2010.
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