(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri è stata caratterizzata da un calo dei tassi di mercato che ha interessato tutta la curva ed in particolare il tratto decennale.
Il rendimento del decennale ha registrato un nuovo minimo storico portandosi poco sotto il 2,60%. A condizionare i mercati sono state soprattutto le notizie provenienti dalla Spagna in merito al salvataggio della CajaSur ed alla richiesta di fusione di quattro casse di risparmio.
La Bce ieri ha effettuato l’asta sul deposito ad una settimana per sterilizzare 26,5 Mld€ di bond acquistati fino a venerdì scorso ad un tasso medio dello 0,27% e con un bid-to-cover di 3,2, inferiore al 9,8 dell’asta precedente.
Oggi invece la Bce effettuerà un’operazione di rifinanziamento a tre mesi a tasso fisso all’1% e con piena allocazione delle richieste. Sempre sul fronte dell’offerta oggi la Germania riaprirà il titolo quinquennale fino a 7 Mld€, l’Italia emetterà Bot a sei mesi e Ctz 2012 per 11Mld€, mentre in Portogallo ci sarà l’asta sul cinque anni per 0,5-1 Mld€.
In Germania ieri è circolato un documento ministeriale (una prima bozza che deve essere valutata dalle associazioni di categoria), che prevede il divieto delle vendite allo scoperto naked per alcuni derivati valutari e per tutte le azioni. Si tratterebbe di un’estensione del blocco del 19 maggio.
Secondo quanto riportato dalla Reuters, la Commissione europea oggi proporrà una tassa sulle banche europee che dovrebbe finanziare i salvataggi futuri degli istituti finanziari.
Negli Usa tassi di mercato divergenti: in rialzo il comparto biennale a fronte di un calo del segmento decennale, continuando la fase di appiattimento della curva. Il rialzo del comparto biennale sia sul comparto governativo sia su quello swap, potrebbe essere il precursore di un temporaneo ritorno ad una maggiore propensione al rischio degli operatori.
Il fattore che ieri ha consentito ai mercati azionari di recuperare nelle ultime due ore di contrattazione chiudendo poi sostanzialmente in pareggio, sono state soprattutto le dichiarazioni di Barney Frank, presidente della commissione servizi finanziari della camera, secondo cui la riforma finanziaria approvata dal senato si sarebbe spinta troppo in avanti, lasciando aperta la possibilità di una riconciliazione del testo finale maggiormente orientato verso la versione approvata dalla camera.
Sul fronte macro sono arrivate notizie piuttosto positive dalla fiducia dei consumatori di maggio, ai massimi da marzo 2008, grazie soprattutto al marcato miglioramento delle condizioni prospettiche del mercato del lavoro.
La percentuale netta di coloro che si aspettano un incremento dei posti di lavoro nei prossimi 6 mesi è arrivata ai massimi da dicembre 2003. Dalle minute dell’incontro della Fed di aprile, è emerso che tre membri avevano votato a favore di un rialzo di 25 pb del tasso sconto (da 0,75% a 1%) il cui ultimo rialzo risale allo scorso febbraio.
Si tratta di una manovra che potrebbe essere comunque implementata nelle prossime settimane, semmai ancora una volta al di fuori di un meeting di calendario in modo da non dare l’impressione di cambiamento di politica monetaria. Sul fronte governativo, l’asta sul 2 anni da 42 Mld$ è stata ben accolta. Continua il rialzo del tasso Libor a tre mesi, ai massimi da 11 mesi.
Valute: l’euro ieri ha sostanzialmente pareggiato il precedente minimo dell’anno avvicinandosi a quota 1,2175 per poi risalire fino a circa 1,2350.
Il primo livello di resistenza si colloca oggi a 1,2350 seguito da 1,2450. Lieve deprezzamento dello yen durante la notte sia vs euro sia vs dollaro grazie al rimbalzo delle borse asiatiche ed al recupero nel finale di sessione di Wall Street.
Verso euro il cross ieri aveva temporaneamente toccato i minimi da circa 8 anni e mezzo a 108,84 per poi ritornare in prossimità di soglia 110. Nel breve i supporti si collocano sul livello minimo di ieri ed a 106,50. La resistenza oggi passa in area 112,50.
Materie Prime: tra gli energetici ancora una giornata di calo per il Wti (-2,1%) sceso temporaneamente fino a poco sopra i 67$/b per poi recuperare i 69$. In lieve rialzo il gas naturale (+0,9%). Lieve rialzo per l’oro (+0,3%) che questa mattina si colloca nuovamente sopra soglia 1200$/oncia. Pesanti ribassi per i metalli industriali quotati al Lme guidati da piombo (-4,7%) e nichel (-4,6%). Infine cali contenuti per gli agricoli. Il peggiore è stato il mais (-1,8%).
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