(Teleborsa) – Utili in calo per la big svizzera del lusso Richemont, che sta cedendo sulla piazza di Zurigo due punti percentuali. La compagnia ha archiviato l’anno fiscale al 31 marzo con un utile da operazioni continue di 603 mln di euro, in dominuzione del 18% rispetto ai 730 mln dell’esercizio precedente e al di sotto delle attese degli analisti. I ricavi scendono del 4% attestandosi a 5,17 mld di euro. Richemont distribuirà un dividendo di 0,35 franchi svizzeri ad azione, superiore del 17% rispetto a quello precedente. Johann Rupert, Executive Chairman e Chief Executive Officer della società si è comunque dichiarato con ottimismo per quanto riguarda il futuro, affermando che la società ha “digerito” la crisi economica e ad oggi è in una posizione finanziaria forte con una ccrescita della quota di mercato. Le vendite del mese di aprile sono salite del 24% rispetto ai livelli depressi dello scorso anno, trainate soprattutto dalle vendite all’ingrosso, si legge in una nota della compagnia elvetica.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Entra nel vivo la campagna elettorale per le Presidenziali Usa. In attesa del faccia a faccia Harris-Trump, in calendario il 10 settembre, l’ex presidente affina il suo piano economico per contrastare la candidata dem. E tira fuori l’idea di coinvolgere il patron di Tesla nel nuovo governo, qualora dovesse vincere le elezioni.
L’industria dell’auto, tradizionale motore dell’economia tedesca, rischia di mandare in rosso il Pil della ex locomotiva europea. Una situazione del tutto insolita, che ha diverse cause. Che cosa sta succedendo
Stretta in arrivo sulle esportazioni e sulle importazioni di valuta in qualsiasi forma sopra i 10mila euro.