Società

Rischio di nuove svalutazioni per le banche europee

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(WSI) – Tassi di interesse: inizio di settimana in calo per i tassi di mercato europei in una giornata caratterizzata da scarsi volumi a causa della chiusura dei mercati statunitensi e britannici. La Bce nel rapporto sulla stabilità finanziaria ha riportato che l’aumento del costo del finanziamento, dovuto alla crisi del debito sovrano nell’area Euro, avrà un impatto negativo sulla ripresa e sulla crescita potenziale dell’area e questo si rifletterà anche sul sistema finanziario. Secondo il rapporto, le banche di Eurolandia per il 2010 e 2011 dovranno affrontare svalutazioni per 195 Mld€.

Oggi la Bce effettuerà una nuova operazione di drenaggio fondi ad una settimana con l’obiettivo di sterilizzare l’acquisto di bond che fino a venerdì scorso ammontavano a 35 Mld€. In merito all’acquisto di bond Weber, membro tedesco della Bce, ha dichiarato che il programma di acquisto di bond deve essere mirato e limitato, evidenziando la necessità di non continuarlo per lungo tempo.

La critica di Weber al programma si affianca all’opinione già espressa in precedenza da Stark. Intanto il ministro delle finanze greco ha dichiarato che la Grecia potrebbe lanciare un’asta di titoli di stato a luglio, ritornando così a finanziarsi sul mercato dopo il pacchetto di aiuti Fmi-UE.

Sul fronte macro ieri sono stati pubblicati i prezzi al consumo preliminari di maggio che hanno visto un rialzo dell’1,6% a/a dall’1,5%. Negli Usa tornano alla regolarità gli scambi dopo la chiusura dei mercati di ieri per la celebrazione del Memorial Day. Il presidente della Fed di Chicago, Evans, ha dichiarato che la crisi europea potrebbe indurre la Fed a posticipare un poco il rialzo dei tassi.

Sul fronte macro oggi il dato più importante sarà quello relativo all’Ism manifatturiero di maggio che dovrebbe vedere un lieve rallentamento rispetto aprile. Secondo l’HFRX Global Hedge Fund Index, al 27 maggio gli hedge fund avevano registrato un calo medio del 2,7%, il maggiore dal novembre 2009. Le performance potrebbero essere state danneggiate dal crollo temporaneo degli indici azionari Usa del 6 maggio, che potrebbe aver fatto scattare dolorosissimi stop loss.

Durante la sessione asiatica hanno particolarmente deluso gli indici Pmi cinesi di maggio che hanno evidenziato un rallentamento della fase di crescita. Di conseguenza si è assistito a dei ribassi generalizzati sulle borse asiatiche con la borsa cinese che ha esibito la perdita maggiore. Segnaliamo anche un temporaneo rapido ribasso del Nikkei a causa di un ordine errato da parte di Deutsche Bank. L’impatto non è stato tale da provocare però un crollo, poiché l’indice è arrivato a perdere l’1,1% per poi recuperare successivamente parte delle perdite.

Infine stanotte ha parlato il famoso economista Roubini, il quale ha dichiarato che le economie cinese, brasiliana ed indiana potrebbero essere in una fase di surriscaldamento e starebbero sviluppandosi bolle speculative su alcuni asset.

Valute: in una giornata caratterizzata dall’assenza degli operatori britannici e statunitensi, ieri l’euro/dollaro ha esibito una bassa volatilità, mantenendosi al di sopra di area 1,22. Questa mattina si sta assistendo ad un apprezzamento del dollaro alla luce della debole partenza dei listini azionari europei. Le resistenze odierne si collocano a 1,23 e 1,2450. Il supporto di riferimento si colloca a 1,2150. L’euro sta deprezzandosi anche vs yen questa mattina con il cross che resta al di sotto della resistenza 113,70. Supporto odierno a 110.

Materie Prime: riaprono oggi i mercati Usa ed il Lme dopo le festività. I deludenti Pmi cinesi potrebbero dar luogo ad una certa debolezza questa mattina, alla luce anche della debole partenza delle borse europee. Questa notte in Cina si è assistito ad un calo dei metalli industriali penalizzati anche dal forte calo delle transazioni immobiliari in tre importanti città del paese. Il future sul petrolio si attesta al momento intorno ai 73$/barile, l’oro è sempre sopra soglia 1200$/oncia.

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