(Teleborsa) – I futures statunitensi sembrano aver reagito tutto sommato positivamente ai dati macro da poco diffusi, in una giornata che presenta un’agenda piuttosto ricca di indicatori. Il derivato sul Nasdaq mostra un leggero incremento dello 0,20% a 1.882, mentre quello sull’S&P500 avanza dello 0,47% a quota 1.101. Il numero degli occupati ADP ha evidenziato a maggio un incremento di 55.000 unità , poco sotto le attese degli analisti che erano per 60.000, mentre la scorsa settimana è risultato che 10.000 americani in meno hanno chiesto il sussidio alla disoccupazione. Gli analisti stimavano fossero in 13.000 in più. Entrambi i dati precedono quelli più corposi in arrivo domani, grazie ai quali si potrà avere un quadro esaustivo sulla situazione del mercato di lavoro negli Usa. Si sono discostati dal consensus anche il dato sulla produttività del primo trimestre, rivisto al ribasso, e quello sul costo del lavoro, rivisto al rialzo. Le statistiche non sono finite: alle 16.00 arriveranno gli ordini all’industria e l’ISM dei servizi, mentre alle 16.30 si conoscerà la situazione sulle scorte di greggio negli Usa.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Entra nel vivo la campagna elettorale per le Presidenziali Usa. In attesa del faccia a faccia Harris-Trump, in calendario il 10 settembre, l’ex presidente affina il suo piano economico per contrastare la candidata dem. E tira fuori l’idea di coinvolgere il patron di Tesla nel nuovo governo, qualora dovesse vincere le elezioni.
L’industria dell’auto, tradizionale motore dell’economia tedesca, rischia di mandare in rosso il Pil della ex locomotiva europea. Una situazione del tutto insolita, che ha diverse cause. Che cosa sta succedendo
Stretta in arrivo sulle esportazioni e sulle importazioni di valuta in qualsiasi forma sopra i 10mila euro.