(Teleborsa) – Chiudere Pomigliano per rifondare Pomigliano. Perchè c’è un “piano C” che sta prendendo corpo nel quartier generale della Fiat. Questo l’incipit di un articolo apparso stamane su Repubblica, secondo cui questa sarebbe un’opzione in grado di superare le residue resistenze sindacali. Nelle sue linee generali, si legge ancora nel quotidiano, il progetto è già stato buttato giù dai tecnici del Lingotto e si basa sulla costituzione di una nuova società, una newco, sempre controllata da Torino, alla quale sarà la Fiat a conferire le attività produttive di Pomigliano. La Nuova Pomigliano, a quel punto, riassumerebbe, uno per uno, gli oltre cinquemila lavoratori con un nuovo contratto, quello scritto con l’ultimo accordo separato. Ci sarebbero turni di notte, di sabato e di domenica. Previste meno pause e più straordinari, mentre l’assenteismo sarebbe ricondotto a livelli fisiologici. “Ritmi da ciclo continuo, niente più contratto nazionale, niente iscrizione di Pomigliano a Confindustria. Niente più sindacato, forse.” La decisione, come sempre, spetterà a Sergio Marchionne, afferma Repubblica.