(Teleborsa) – Il metallo giallo segna i massimi storici oltre quota 1.265 dollari l’oncia. E’ però una notizia non notizia, cioè una notizia sicuramente rilevante come termometro per lo stato dell’economia mondiale, ma priva dell’attenzione che invece meriterebbe. La mossa cinese in tema valutario ha sicuramente polarizzato l’attenzione degli investitori e creato il vuoto di interesse intorno ad altri temi, ma l’oro che vola letteralmente ai massimi storici dovrebbe far pensare su come sono volatili gli umori degli operatori. L’oro è un bene rifugio. E’ un porto sicuro per i capitali che in periodi come l’attuale necessitano di certezze e di resa, ma più di tutto di preservare il controvalore investito dai graffi dell’inflazione. E’ proprio quest’ultima la variabile, l’inflazione, che potrebbe essere il tema dominante delle prossime settimane. Attenzione quindi, perchè nuovi incrementi dei prezzi auriferi, aldilà della speculazione alimentata da più fattori, potrebbe essere un ottimo campanaccio da seguire per rimodulare i propri investimenti di lungo periodo a tasso fisso.