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Aumenta il sell off sulle borse Ue, molto male anche i futures Usa

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Prosegue negativa la seduta per le principali borse del vecchio continente, che scontano il finale debole di Wall Street, Wall Street, quello in rosso di Tokyo e la forte flessione di Shanghai, che ha perso più del 4%. Indicazioni no arrivano anche dai futures Usa che anticipano un avvio di Wall Street decisamente negativo. I contratti sul Dow Jones perdomo infatti ben 119 punti.

Londra cede così l’1,82%, Francoforte va giù del 2,15%, Parigi del 2,43%, Amsterdam del 2,18% e Bruxelles del 2,02%. Molto male anche Piazza Affari, che vede il Ftse Mib e l’All Share scendere più del 2%.

La giornata è pesante soprattutto per Intesa SanPaolo che lascia sul terreno il 3,02% a causa di report negativi degli analisti. Vendite anche per Fiat (-2,71%), Mondadori (-2,76%) e Ansaldo Stst (-2,92%). Ribassi comunque generalizzati, con Terna che limita le perdite (-0,84%).

Tornando all’andamento generale dell’azionario, si può dire che le vendite si propagano dall’Asia in Europa. La giornata è stata infatti decisamente “no” per la borsa di Tokyo, che è stata penalizzata dalla forza dello yen che ha trascinato al ribasso i titoli delle maggiori società esportatrici.

Da segnalare poi i dati non troppo confortanti sulla disoccupazione, con il tasso salito nel mese di maggio al 5,2% dal 5,1% del mese precedente. L’indice Nikkei ha terminato così gli scambi con una flessione dell’1,27% a 9.570,67 punti mentre il Topix ha perso l’1% a 852,19 punti. Tra le altre piazze asiatiche, Seul ha chiuso con un decremento dell’1,57% a 1.704 mentre Taiwan è scesa dell’1,03% a 7.423 punti. La pioggia di vendite che sta colpendo Shanghai acuisce i timori degli operatori.

Sugli altri mercati va segnalato il forte calo della divisa di eurolandia, contro dollaro -il cross si attesta a 1,2241 usd mentre lunedì volava poco sotto quota 1,24 – ma anche contro il franco svizzero e la sterlina. Da segnalare infatti la pesante flessione del cross eur/chf a 1,3283, vale a dire sui minimi mai visti in precedenza e quella nei confronti della sterlina a 0,8127, ossia sui livelli più bassi degli ultimi 19 mesi.