(Teleborsa) – Continua in profondo rosso la seduta della borsa di Wall Street che già in avvio è stata depressa dal crollo di tutte piazze mondiali che hanno risentito sia della drastica revisione al ribasso del superindice economico cinese, sia dei rinnovati timori sulla liquidità di Eurolandia scatenati per la scadenza del finanziamento a un anno da 442 miliardi di euro in programma questa settimana. Ad appesantire i mercati ci ha poi pensato l’indice della fiducia dei consumatori americani del mese di giugno che è crollato ben oltre le attese arrivando a 52,9 punti dai 62,7 rivisti di maggio. Le previsioni degli analisti erano per un livello di 62,5 punti. A nulla è servito l’altro dato della giornata sull’indice S&P Case/Shiller di aprile ha visto salire i prezzi delle case negli Stati Uniti evidenziando un aumento dello 0,8% mensile rispetto al +0,5% del mese precedente. Su base annua si è evidenziato un incremento del 3,8% dal 2,3% precedente. Gli analisti attendevano un aumento del 3,4%. Inutili anche le parole del presidente americano, Barack Obama che dopo un incontro con il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke alla Casa Bianca ha detto : “l’economia degli Stati Uniti si sta rafforzando anche se c’è ancora molto da fare”. Obama ha poi aggiunto di essere d’accordo con Bernanke sul “recupero” dell’economia degli Stati Uniti ma ha messo in guardia poichè ancora ci sono turbolenze e vivacità nei mercati e c’è ancora molto da lavorare. Il Dow Jones mostra un calo del 2,38% a 9897,51 punti, l’S&P500 un decremento del 2,71% a 1045,28 punti ed il Nasdaq scivola del 3,26% a quota 2147,04.