(Teleborsa) – Si svegliano di cattivo umore le principali borse del Vecchio Continente che vengono depresse sia dalle chiusure negative di Wall Street e Tokyo, sia dalle cattive notizie giunte dalla Cina. Rallenta, infatti, la crescita del paese dagli occhi a mandorla mese di giugno. Lo confermano due diversi report sul PMI manifatturiero cinese che si mostrano al di sotto delle attese. A dare un ulteriore schiaffo in faccia ai mercati europei, ci ha pensao poi l’agenzia di rating Moody’s che ha posto il rating “tripla A” della Spagna sotto osservazione, ma l’azione è finalizzata da un possibile downgrade del rating sovrano della Penisola Iberica. Sul mercato valutario, scivola nuovamente la moneta unica dopo che ieri aveva recuparato terreno su dollaro e yen dopo le buone notizie giunte ieri dall’asta repo a più lungo termine della Bce che ha contribuito a dare un’iniezione di fiducia. Il cambio tra la moneta unica ed il dollaro si attesta a 1,2212 dopo la chiusura a di ieri a 1,2828. Dal fronte macroeconomico, in agenda oggi è prevista la produzione ecosto lavoro in UK. Negli stati Uniti saranno resi note le richieste settimanali di sussidi disoccupazione le spese costruzioni e l’iSM manifatturiero di giugno e la vandita case pendenti di maggio. Sulle prime rilevazioni Bruxelles mostra un calo dell’1,2% a 2357,86 punti,Parigi un ribasso dell’ 1,56% a 3389,34 punti ed Amsterdam un decremento dell’ 1,14% a 313,21 punti. Segno meno anche per Francoforte -1,19% a 5894,46 punti, Londra -1,16% a 4859,85 punti e Madrid -2,11% a quota 9067,7.