Il 13 marzo scorso David Kostin, uno strategist di Goldman Sachs, ha inviato ai clienti il suo scenario sull’andamento del mercato azionario americano, sorpassando di gran lunga la pessima collega (anche lei strategist) Abby Joseph Cohen, in termini di fallacita’ delle previsioni di borsa, diffondendo alla clientela stime completamente sballate. Wall Street Italia suggerisce anzi di prendere questi due, la Cohen e il Kostin, come i due “contrarian indicator” per capire dove va a parare Wall Street (che interessa tutti i gestori di casa nostra in Italia): meglio fare esattamente il contrario di quel che loro propongono.
Ecco cosa scriveva Kostin oltre tre mesi fa: “Gli investitori che abbiamo incontrato questa settimana (cioe’ prima del 13 marzo scorso) rimangono bullish sia per lo scenario futuro sia per il posizionamento del portafoglio, il che coincide con la nostra visione del mercato. Ci aspettiamo che l’indice S&P 500 salga a quota 1300 per meta’ anno (+13%) per poi terminare il 2010 a quota 1250 (+9%)”.
Kostin ha dunque sballato la sua previsione sull’azionario Usa del 30% in appena 3 mesi, a giudicare dalla chiusura di ieri 30 giugno 2010 dello S&P500, avvenuta a quota 1031 (rispetto alla stima di 1300). Complimenti! E tra l’altro quello appena chiuso e’ stato uno dei peggiori trimestri degli ultimi anni. La Cohen – bersaglio preferito di WSI da lungo tempo – di solito e’ anche peggio in termini di mancata accuratezza delle previsioni. Ma da oggi ha un degno erede in David Kostin, sempre targato GS.
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