Le borse europee azzerano il tentativo di recupero con indici poco mossi. Londra mantiene una intonazione positiva con l’indice Ftse 100 che recupera lo 0,33% e sulla stessa linea Amsterdam. A Parigi, Francoforte e Milano indici in frazionale rialzo, cosi’ come a Madrid, mentre Zurigo e Bruxelles registrano lievi flessioni.
Nelle prime ore della seduta, i listini azionari del Vecchio Continente hanno sfidato il nuovo allarme arrivato da Fitch, puntando verso l’alto. Si fa sentire però ora la maggiore cautela, motivata con l’attesa per il rapporto sull’occupazione Usa di giugno, in calendario alle 14.30 ora italiana. Le stime del consensus non sono confortanti: gli analisti prevedono infatti che il mese di giugno ha assistito a un calo di 110.000 posti di lavoro. Si spiega così la performance cauta dei futures Usa: i contratti sul Dow Jones salgono di 4 punti, quelli sul Nasdaq crescono di 3,25 punti e quelli sullo S&P 500 avanzano di appena un punto.
Cresce in generale la preoccupazione per i fondamentali dell’economia Usa; mentre ci si avvicina al secondo anniversario dell’inizio della crisi finanziaria, poi andata a ripercuotersi sull’economia reale, l’impressione è infatti che la situazione possa tornare a farsi sentire. Questo, non solo per il grado di sfiducia delle imprese, ma anche per l’atteggiamento delle banche, soprattutto della zona euro, riluttanti a prestarsi denaro: e tale riluttanza è dimostrata anche dal rialzo dell’Euribor e del Libor.
Intanto, tornando alla dichiarazione di Fitch, l’agenzia di rating nella serata di ieri ha reso noto che la crisi del debito europeo, con i suoi effetti negativi sulla fiducia dei consumatori, aumenta il rischio di una nuova recessione.
Così come si legge nel suo ‘Global Economic Outlook’, Fitch mantiene comunque la convinzione che ‘la ripresa globale resta in carreggiata, anche se a un ritmo disomogeneo a seconda di Paesi e regioni’. La buona notizia, inoltre, è che Fitch ha rivisto al rialzo le stime di crescita per il 2010 al 3,1% dal 2,8% pubblicato lo scorso aprile, grazie al migliore andamento di Giappone, Brasile, Russia, India e Cina.
Riguardo alle piazze finanziarie asiatiche, da segnalare il lieve rialzo della borsa di Tokyo che, dopo una seduta passata all’insegna della volatilità, è riuscita a recuperare terreno. L’indice Nikkei ha terminato gli scambi con un rialzo dello 0,13% a 9.203,71 punti mentre il Topix è salito dello 0,31% a 830,98 punti. Tra gli altri listini, Seul ha chiuso con un decremento dello 0,65% a 1.675,36 mentre Taiwan è avanzata dell’1,06% a 7.330,74 punti. Seduta in recupero alla borsa di Shanghai, con l’indice generale in progresso dello 0,38%.
Infine, passando ai mercati valutari, da segnalare la performance dell’euro, che scambia a quota 1,2491 nei confronti del dollaro. La moneta unica consolida così i guadagni poderosi messi a segno nella giornata di ieri, quando ha guadagnato sul biglietto verde quasi il 2%, attestandosi oltre gli 1,25 usd.
A mettere il turbo alla divisa è stato l’allentarsi delle tensioni relative alla liquidità delle banche nel giorno della scadenza del maxi-finanziamento della Bce da 442 mld di euro.