Società

A Wall Street tornano i Buy: richieste le banche, Dow +171 punti

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Sono passate quasi quattro ore dall’avvio delle contrattazioni e i listini americani si portano sui massimi di seduta. Dopo aver interrotto ieri una serie negativa di sette sedute, il Dow allunga i guadagni. Il paniere delle blue chip fa un balzo di oltre 170 punti, spinto al rialzo da JP Morgan (+2.75%), Hewlett-Packard (+3%) e Cisco Systems (+3.09%).

Le notizie scarseggiano pertanto gli operatori si ritrovano senza catalizzatori di rilievo. La situazione sembrava piu’ grave nella primissima parte di mattinata, ma con il passare delle ore il cielo si e’ schiarito su Wall Street. Anche le Borse europee nel frattempo hanno ridotto le perdite.

Mentre gli investitori cercano di mettere da parte i timopri sullo stato di salute dell’economia americana – si teme possa piombare in una seconda fase di recessione – l’attenzione del mercato si sposta sugli stress test sulle banche della Ue. Per accertare la loro solidita’ patrimoniale di fronte a nuovi shock, secondo le indiscrezioni stampa del settimanale tedesco Die Zeit, le analisi non includono l’ipotesi dell’insolvenza di uno degli stati sovrani della zona euro. Lo scenario dei possibili shock prevede invece l’ipotesi di una crisi del debito sovrano.

In assenza di dati di rilievo sul fronte societario ed economico – si segnala solamente l’incremento del 6.7% delle richieste di prestito immobiliare settimanali – molti operatori potrebbero concentrarsi sull’andamento del cross euro-dollaro. Attualmente la moneta unica lascia sul campo circa lo 0.3% contro la controparte americana, in una seduta volatilite per il mercato valutario.

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Una parte degli investitori sembra comunque propensa ad aspettare il momento giusto per prendere posizioni in un senso o nell’altro, anche perche’ la preoccupazione per la condizione dell’economia americana ha alimentato un certo nervosismo.

Dal punto di vista prettamente tecnico, gli operatori hanno perso un po’ di fiducia nel mercato Usa, dopo che ieri ha bruciato sul finale guadagni dell’ordine di due punti percentuali. Anche se il Dow e’ riuscito ad interrompere la serie negativa di sette giornate, resta indubbiamente una fase delicata per il mercato.

Tra i singoli titoli l’attenzione si concentrera’ su Microsoft, che sta pianificando una serie di tagli al personale a partire gia’ da questa settimana, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Il numero sara’ tuttavia molto piu’ basso rispetto ai 5000 licenziamenti dell’anno scorso.

I titoli di un’altra azienda della Silicon Valley sono destinati ad essere presi di mira. L’azione della societa’ di auto elettriche Tesla e’ sotto pressione dopo essere scesa sotto il prezzo dell’IPO ieri. I titoli hanno fatto il loro debutto in Borsa la settimana scorsa con un balzo del 41% nella prima seduta di scambi.

I volumi sono per ora sotto la media (NYSE 440 milioni, Nasdaq 898 milioni di titoli passati di mano), con i titoli in rialzo che sono in numero maggiore rispetto a quelli in ribasso (2345/620 sul NYSE, 1695/841 sul Nasdaq) e con i nuovi massimi che si confrontano con i nuovi minimi in rapporto di 41 a 49 sul NYSE e 10 a 106 sul Nasdaq.

Tra i settori, si distinguono in rialzo: Solar-TAN +3.8%, Steel-SLX +3.6%, Sugar-SGG +3.1%, Grains-JJG +3.0%, Oil Services-OIH +2.9%, Metals and Mining-XME +2.9%, Israel-EIS +5.1%, Spain-EWP +4.5%, Emerging Eastern Europe-ESR-4.0%, Italy-EWI +3.8%, South Africa-EZA +3.7%. In ribasso: Volatility-VXX -4.4%, Natural Gas-UNG -1.3%, Biotech-IBB -0.2%, 20 yr Treasuries-TLT -0.4%, Jr Gold Miners-GDXJ -0.4%, USD-UUP -0.7%, South Korea-EWY -0.3%, Singapore-EWS -0.2%, China-FXI -0.2%.