(Teleborsa) – Continua inarrestabile la corsa del debito pubblico, che sfonda quota 1.827 miliardi di euro a maggio 2010 (1.827,104 miliardi di euro per la precisione, crescendo di circa 15 miliardi rispetto a 1.812 miliardi di aprile), raggiungendo i 30.451 euro a carico d ognuno dei 60 milioni di cittadini, o se si preferisce di ben 83.050 euro per ognuna delle famiglie italiane. L’allarme arriva da Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, rispettivamente senatore dell’Idv e presidente dell’Adusbef, e di Federconsumatori. Il debito è così cresciuto di 65,875 miliardi di euro dal dicembre 2009: in soli 5 mesi è aumentato del 3,7% ad una media di 13,2 miliardi di euro al mese (nel 2010), nonostante tassi di interesse tra i più bassi dal primo dopoguerra, poiché il dato di dicembre 2009 fornito dalla stessa Bankitalia lo collocava a 1.761,229 miliardi di euro. Con l’aggravarsi della crisi politica – oltre che finanziaria – ,il debito pubblico è destinato a crescere ancora, secondo le proiezioni dell’Adusbef, di altri 158 miliardi nei prossimi 12 mesi, attestandosi alla cifra spaventosa di 1.985,504 miliardi nel maggio 2011, con un gravame pari a 33.080 a testa e di 90.250 euro a nucleo familiare. In dieci anni e mezzo, il nostro debito pubblico è aumentato del 41,9 per cento, passando dai 1.287 miliardi di euro del dicembre 2000, ai 1.827,104 miliardi di euro del maggio 2010, crescendo così di ben 539,545 miliardi di euro.
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