(Teleborsa) – La borsa statunitense si conferma in corsa a metà seduta, galvanizzata dai conti sopra le attese del gigante dell’alluminio Alcoa. A meno di sorprese dell’ultimo minuto Wall Street si avvia così a mettere a segno la sesta seduta consecutiva di rialzi. L’attesissima earning season , su cui gli investitori ripongono grandi speranze, è partita dunque col piede giusto. Se almeno tra le majors a stelle e strisce prevarranno bilanci e outlook sopra le attese si potranno mettere da parte i dubbi su un possibile double dip acuiti dai recenti dati macroeconomici piuttosto deludenti, ultimo dei quali quello sul deficit della bilancia commerciale USA, salito a sopresa ma ignorato dal mercato preso dall’euforia per i conti di Alcoa. I riflettori restano puntati sulle corporates: questa sera a mercati chiusi sarà il turno del colosso dei chip Intel, mentre giovedì arriveranno i dati di JP Morgan. Due big che rappresentano massimamente due settori, quello tecnologico e quello finanziario, che più di tutti hanno sofferto l’impatto della crisi economica degli ultimi due anni e da cui ci si aspettano segnali di ripresa. Novità dal fronte della storica riforma finanziaria voluta da Obama, che attende il via libera dal Senato dopo quello della Camera. E’ dell’ultima ora la notizia che il senatore democratico Ben Nelson voterà a favore del testo. Grazie al suo apporto, a meno di soprese o “tradimenti” tra i democratici, vengono raggiunti i 60 voti necessari al passaggio definitivo della riforma. Il Dow Jones segna un guadagno dell’1,44% sostenuto da massicci acquisti su Caterpillar e alcune blue-chips finanziarie come Bank of America, American Express e JP Morgan. Quest’ultima ha ignorato il taglio delle stime sui propri utili annuali e societari ad opera della Wells Fargo, che ha bacchettato allo stesso modo anche Goldman Sachs. Ottima anche Intel mentre crescono le attese per i conti di questa sera. Bene il più ampio S&P500 +1,39% e la tecnologia, con il Nasdaq che guadagna l’1,52%. Tra i suoi componenti da segnalare Novellus, che ha stupito gli analisti con un ritorno all’utile oltre le attese e un balzo dei ricavi sopra il consensus.
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