(Teleborsa) – A Piazza Affari non riesce il ribaltone ed il mercato milanese scivola in rosso con le altre borse europee, dopo aver registrato continue inversioni di rotta nel pomeriggio. I mercati, peraltro, chiudono una settimana sostanzialmente positiva, caratterizzata dalle belle sorprese giunte dai conti trimestrali di alcune importanti società europee. La giornata è stata tutta imperniata sull’attesa per la pubblicazione di alcuni importanti indicatori economici americani, come il PIL del secondo trimestre che ha subito una robusta frenata al 2,4%. Un dato peggiore delle aspettative, che conferma il quadro incerto dell’economia a stelle e strisce. Il malumore è subito serpeggiato nelle sale operative, facendo indebolire i mercati, in concomitanza con la partenza negativa di Wall Street. Poi è giunta in soccorso la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan e l’indice PMI di Chicago, che sono entrambi risultati migliori delle attese. Il clima dunque è mutato sulle piazze internazionali, che hanno tentato senza troppo successo la rimonta. Sul mercato valutario, l’euro si rafforza rispetto ai minimi della mattinata a 1,306 USD, anche se resta sotto i picchi toccati stamattina a 1,308 dollari. Milano ha recuperato dai minimi grazie all’energia, mentre il cemento ed il lusso si confermano i peggiori comparti del mercato. L’indice FTSE All Share chide in calo dello 0,41% a 21643,2 punti, mentre il FTSE MIB cede lo 0,36% a 21021,56 punti ed il FTSE Midcap lo 0,74% a 23282,91 punti. In rosso anche l’indice FTSE Star dello 0,15% a 10438,01 punti. Vestita di rosso Bulgari che si conferma il peggior titolo del paniere principale, in scia ai conti annunciati ieri sera. Recupera invece Luxottica che aveva sofferto nei giorni scorsi. Brillate AEFFE, che ha annunciato un’accelerazione del fatturato nel trimestre. La Geox appare sottotono, dopo le indicazioni giunte dal numero uno della società sugli ordini relativi alla prossima stagione autunno/inverno. Va in pezzi il cemento con Italcementi che si conferma la peggiore, seppur in recupero dai minimi pomeridiani. La società non è riuscita a beneficiare del miglioramento registrato nel secondo trimestre dell’anno, che ha consentito di bilanciare il risultato molto negativo dei primi tre mesi. Male anche Buzzi, che ha comunque fatto meglio del settore europeo, dopo le indicazioni deludenti giunte dalla francese Lafarge. Giù Telecom Italia in un settore telefonico impostato alla debolezza. Male anche i media, come Mediaset e Mondadori quest’ultima a dispetto del raddoppio dell’utile. Fiacca Autogrill nonostante abbia presentato conti in crescita. Exor è la reginetta della giornata, assieme a Lottomatica ed STM. Tiene Astaldi dopo l’aggiudicazione a Metro 5 dell’appalto per la Linea 5 della metropolitana di Milano.