Società

Wall Street avanza oltre l’1.5% dopo l’ISM, richiesti energetici e banche

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Agosto parte con il piede giusto, con i listini che estendendo il rally di luglio a meta’ seduta, rendendosi protagonisti di una prova solida. Ad alimentare gli acquisti sono le trimestrali e i dati macro positivi, che hanno fatto seguito ai conti fiscali superiori alle aspettative annunciati da qualche banca europea.

Il Dow e’ in rialzo di quasi 160 punti a meta’ seduta, dopo che il report sull’attivita’ manifatturiera e’ stato migliore del previsto. Tutte e 30 le blue chip scambiano in rialzo. Tra i settori piu’ richiesti energetici e materiali di base, con Alcoa che si e’ portata in vetta al paniere industriale.

Bank of America fa un bel balzo dopo che HSBC, la maggiore banca d’Europa, e BNP Paribas, il gruppo piu’ grande in Francia, hanno battuto le attese.

In ambito macro in Usa, il business manifatturiero e’ calato a quota 55.5 in luglio dai 56.2 di giugno, facendo meglio delle attese degli analistia. Il consensus era in media per un risultato di 54.

“Luglio e’ il dodicesimo mese di espansione consecutivo e i segnali che la domanda e’ ancora molto solida in 10-18 settori”, sottolinea n un comunicato Norbert J. Ore, presidente del comitato dell’ISM. “I prezzi che le societa’ manifatturiere pagano per i loro input sono leggermente piu’ alti ma stabili”.

Nel frattempo la spesa per le costruzioni e’ inaspettatamente cresciuta, anche se di poco, in giugno. La lettura di maggio, tuttavia, e’ stata rivista al ribasso a -1% da -0.2%.

I listini sono dunque ben impostati per estendere il rally di luglio, miglior mese da un anno a questa parte per S&P500 e Dow Bene le cifre fiscali e gli outlook societari annunciati dalle societa’ americane, con il 76% delle 300 componenti dell’S&P 500 ad aver riportato i conti sinora che e’ riuscita a battere le stime degli analisti in fatto di utili.

Gli occhi sono stati puntati anche sull’intervento di Ben Bernanke alla 64esima riunione annuale del Southern Legislative Conference, in Carolina del Sud. Il presidente ha sottolineato che gli americani sono ancora alle prese con pignoramenti, condizioni creditizie non facili e disoccupazione, pertanto per avere una piena ripresa c’e’ ancora molta strada da fare.

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Nel pomeriggio americano l’attenzione sara’ invece rivolta all’intervento del Segretario del Tesoro americano Timothy Geithner, alla New York University, che offrira’ dettagli sulle prossime tappe della riforma finanziaria.

In ambito societario riflettori puntati su Research in Motion dopo lo stop ai servizi del Blackberry ordinato dagli Emirati Arabi Uniti per una disputa sul modo con cui la societa’ gestisce i dati elettronici. Secondo lo stato arabo non vengono rispettate le normative di regolamentazione locali.

Sul fronte delle trimestrali, la compagnia di assicurazione Humana ha archiviato l’ultimo trimestre con un profitto di $2 per azione da $1.67 di un anno prima. Alzata la guidance sull’intero esercizio 2010.

NRG Energy da parte sua ha registrato un calo dell’utile a $211 milioni, ossia 81 centesimi per titolo, ma l’azienda energetica ha rivisto al rialzo le previsioni sui profitti 2010.

Conti fiscali positivi per la catena alberghiera Loews, il cui profitto e’ cresciuto a $366 milioni nel secondo trimestre fiscale, ovvero 87 centesimi per azione, da $340 milioni (78 cents per titolo) dell’analogo periodo 2009. Gli analisti scommettevano su un risultato pari a 93 centesimi per azione.

A spingere al rialzo i corsi azionari di Coca-Cola e’ invece la promozione dei titoli a Overweight decisa da JP Morgan, che cita la solidita’ delle attivita’ nei mercati in via di sviluppo.

BP intanto potrebbe cominciare nella serata di oggi ora americana a tappare la falla nel pozzo nel Golfo del Messico, oltre tre mesi dopo l’incidente che ha causato la fuoriuscita di greggio. La compagnia petrolifera, inoltre, secondo il quotidiano al-Anba, ha chiesto al fondo sovrano del Kuwait di incrementare la quota al 3% del capitale. Secondo il tedesco Wirtschafstwoche, BP sta cercando di cedere la catena di distributori Aral per circa 2 miliardi di euro.