(Teleborsa) – Il Piano Unicredit prevede 4700 esuberi nel periodo 2011-2013. Lo ha annunciato Lando Sileoni, segretario generale della FABI, dopo un incontro con l’AD di Unicredit, Alessandro Profumo. “L’effetto Marchionne Fiat – commenta Sileoni – ha purtroppo contagiato, come un effetto domino, anche il Gruppo Unicredit”. “Proprio qualche giorno fa il presidente dell’Esecutivo dell’ABI, Francesco Micheli, e il neo presidente, Giuseppe Mussari, prendevano pubblicamente le distanze dal nuovo modello di relazioni sindacali e industriali inaugurato da Marchionne nella Fiat, che scarica solo sui lavoratori il costo delle riorganizzazioni e delle fusioni”. Il sindacato “non condivide i 4.700 esuberi che Unicredit dice esistano all’interno del gruppo”. E così la FABI promette battaglia, commentando con sdegno l’atteggiamento di Unicredit, che prende le distanze dal contratto nazionale di lavoro. La partita è rinviata a settembre, quando le organizzazioni sindacali dovranno avviare le trattative, con riguardo ai numeri ed allo stesso modello organizzativo.