Il peggiore degli scenari si fa ancor piu’ tetro e con se i timori del governo cinese di una bolla immobiliare. Le autorita’ bancarie cinese hanno imposto alle banche del paese di condurre degli stree test tenendo conto di un crollo dei prezzi degli immobili doppio rispetto alle precedenti indicazioni. In pratica gli istituti devono fare delle prove “sotto sforzo” per capire cosa potrebbe loro succedere se i listini delle case dovesse scendere non piu’ soltanto di un 30% ma del 50-60% nelle principali citta’, dove si e’ registrata un’impennata delle valutazioni nel real estate.
Lo riferiscono a Bloomberg che cita fonti anonime. La China Banking Regulatory Commission (Cbrc) avrebbe avvertito le banche che molti costruttori potrebbero presto trovarsi senza un soldo. Ma l’immobiliare non e’ l’unico comparto incluso negli stress test. Anche le industrie di cemento, acciaio e applicazioni per la casa devono esser tenute in considerazione.
Il governo locale guarda insomma con sospetto al +68% registrato nei prezzi delle case da gennaio a meta’ aprile rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. “Le autorita’ pensano che i problemi non siano affatto finiti e l’inclusione di uno scenario peggiore non fa altro che spingere il mercato a riconoscere la situazione”, ha dettoJinny Yan, economista di Standard Chartered.
“Gli stress test evidenziano le preoccupazioni dell’amministrazione sull’esposizione del settore creditizio a quello immobiliare. Si tratta di una misura precauzionale pensata per evitare rischi futuri”, ha aggiunto Dai Ming, fund manager per Shanghai Kingsun Investment Management & Consulting Co.