Le borse europee tornano a fare dietrofront, dopo aver tentato la strada rialzista nelle battute precedenti. Londra scende dello 0,07%, mentre Francoforte fa appena un +0,06%. Parigi azzarda un +0,15%, mentre Amsterdam si mostra più solida con un +0,27%. A Piazza Affari, alle 13 circa ora italiana, il Ftse Mib cresce dello 0,09%.
Indicazioni lievemente positive arrivano dai mercati americani: a due ore e mezza dall’inizio della giornata di contrattazioni a Wall Street, i futures sul Dow Jones salgono di 18 punti, quelli sul Nasdaq crescono di 3 punti e quelli sullo S&P 500 avanzano di 1 punto.
Tra i titoli quotati sulla borsa di Milano, in luce Azimut (+1,48%) e Italcementi (+1,46%). Quest’ultima assimila oggi in positivo gli esiti dell’incontro con la comunità finanziaria di venerdì, dove si è delineato un gruppo ambizioso con l’obiettivo di tornare ai livelli di profittabilità pre-crisi. Bene anche Buzzi Unicem (+1,79%).
Vivace STMicroelectronics (+0,97%) che sovraperforma i tech europei. Giù Fiat che ha smentito una possibile Ipo di Ferrari per finanziare l’acquisto del 51% di Chrysler. Piatta Enel (-0,06%)dopo che la controllata spagnola Endesa ha ceduto l’80% degli asset del gas a due fondi di Goldman Sachs.
Sempre in luce Unicredit (+0,63%) sempre più al centro del totonomine dopo la partenza di Alessandro Profumo.
Guardando ai mercati asiatici, Tokyo ha concluso una seduta all’insegna degli acquisti riaprendo i battenti dopo la pausa del week end. La buona giornata di venerdì scorso di Wall Street ha avuto un effetto positivo, dunque, almeno sull’Asia.
L’indice NIkkei ha concluso così gli scambi con un guadagno dell’1,39% a 9.603,14 punti, mentre il più ampio paniere Topix chiuso con un rialzo dell’1,3 a 849,30 punti. Positive anche le altre borse asiatiche.
Sui mercati valutari, l’euro avvia la settimana in leggero ribasso nei confronti del biglietto verde, dopo il rally messo a segno la scorsa ottava. Sulla moneta unica pesano alcuni realizzi, dopo che l’euro ha sfiorato gli 1,35 dollari venerdì, in seguito alle indicazioni giunte dalla Federal Reserve, relative a possibili ulteriori stimoli di politica monetaria.
Il cross euro/dollaro si attesta a 1,3458 USD (-0,19%). Se la divisa americana recupera dai minimi degli ultimi cinque mesi contro euro, mostra invece una sostanziale debolezza nei confronti della valuta nipponica, scambiando a 84,21 yen (-0,09%). Anche l’euro si attesta a 113,33 yen, in calo dello 0,3%).
Sul fronte delle commodities, focus ancora sulle quotazioni dell’oro, che la scorsa settimana hanno registrato un nuovo record a 1.300 dollaro l’oncia, registrando un aumento dell’1,3% rispetto alla settimana precedente e una crescita del 4,97% su base mensile.
La corsa del metallo giallo ha trainato al rialzo anche l’argento, che ha raggiunto i livelli massimi degli ultimi 30 anni a quota 21,23 dollaro. Sulla scia dell’oro anche gli altri metalli stanno ottenendo buoni risultati, compreso il rame, che ha guadagnato il 2,85% la scorsa settimana e l’8,65% su base mensile, toccando il massimo degli ultimi 5 mesi a quota 3.5995 dollari.