(Teleborsa) – Con un totale di 154.429 unità immatricolate, il mercato italiano dell’auto segna un’ulteriore contrazione a due cifre a settembre, pari al 18,9% in meno rispetto ai volumi registrati a settembre 2009. Da gennaio a settembre le immatricolazioni si attestano a 1.542.433, in flessione del 4,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Quanto alla quota di penetrazione delle vetture ad alimentazione alternativa, scende dall’11,1% di agosto al 9,9% sul totale immatricolato a settembre. Quindi, mentre nel primo trimestre la quota si attestava in media al 31%, nel secondo trimestre è scesa al 12% e nel terzo poco sotto l’11%. Nel periodo gennaio-settembre 2010 la quota si attesta al 18,9% (era del 21% nei primi otto mesi). Il 79,7% delle vetture ad alimentazione alternativa immatricolate nel periodo gennaio-settembre 2010 appartiene ai segmenti A, B e C.1 “Per il mercato italiano dell’auto la situazione rimane critica – ha commentato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA. Occorre ancora un po’ di tempo perché si avverta un significativo miglioramento della fiducia dei consumatori, al momento ancora troppo debole, e generalmente più graduale nella ripresa rispetto a quella degli operatori economici. (segue)
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Entra nel vivo la campagna elettorale per le Presidenziali Usa. In attesa del faccia a faccia Harris-Trump, in calendario il 10 settembre, l’ex presidente affina il suo piano economico per contrastare la candidata dem. E tira fuori l’idea di coinvolgere il patron di Tesla nel nuovo governo, qualora dovesse vincere le elezioni.
L’industria dell’auto, tradizionale motore dell’economia tedesca, rischia di mandare in rosso il Pil della ex locomotiva europea. Una situazione del tutto insolita, che ha diverse cause. Che cosa sta succedendo
Stretta in arrivo sulle esportazioni e sulle importazioni di valuta in qualsiasi forma sopra i 10mila euro.